Anche Stefano De Martino è finito in pasto alle “Belve“. Ha raccontato tanto di sé nelle domande incalzanti di Francesca Fagnani; ha persino detto di sentirsi un asino, più che una belva. E ha lasciato lo sgabello della trasmissione su Rai 2, che stasera celebrava la prima puntata della nuova stagione, col groppo in gola, parlando del nonno. Emozione che l’ex ballerino di “Amici” e conduttore tv, il bel 34enne di Torre del Greco non ha per niente dimostrato parlando della sua ex moglie Belen Rodriguez. Del loro rapporto e dei presunti tradimenti. “Ma il mio matrimonio non è finito per un tradimento”, ha sottolineato lui.

Sullo sgabello di “Belve” Stefano De Martino, ecco cosa ha detto su Belen e i presunti tradimenti

Devo parlare della chiusura con Belen? Di quale, dell’ultima? – ha ironizzato Stefano prima di analizzare e analizzarsi – Non esistono chiusure felici. Speri sempre che quella relazione sia per sempre ed è sempre dolorosa quando finisce. Ma ci si fa l’abitudine. Nel mio caso il callo.

Belen che “è stato un motore per me”. Belen che “mi ha dato tanto”. Il dono più importante il figlio Santiago, che oggi ha dieci anni. Ma Stefano De Martino tiene a precisarlo: la sua popolarità non è dovuta alla ex moglie.

Ci sono persone che mi hanno dato opportunità, ma il nostro lavoro è molto democratico e il pubblico ti sceglie. Non credo che un matrimonio basti. E nel mentre ho sempre cercato di dimostrare che potevo cavarmela con le mie forze. La dimensione costantemente pubblica è il male: quando vedo altre coppie mediaticamente esposte sono preoccupato per loro. Non sanno a cosa vanno incontro.

Spassoso, però, il racconto dell’incidente in moto.

Eravamo fidanzati, stavamo insieme da poco. Avevo 22 anni ed ero il fidanzato di Belen: mi sentivo un dio. Per guardare lo specchietto, non mi sono accorto di un furgone davanti a noi che intanto aveva inchiodato. Ho sfondato con la testa la parte posteriore del mezzo e mi sono fatto malissimo. Ero sfregiato e ammaccato praticamente ovunque, lei soltanto una caviglia slogata. In ospedale erano tutti intorno a questa dea, io sono stato lasciato dietro una tenda come un fetente, con un infermiere a tenermi la mano. Quando ho ripreso conoscenza, l’infermiere mi ha detto: “Oh, ma lo sai chi abbiamo di là? Quel giorno ho capito che avrei dovuto sudarmi qualsiasi cosa.

De Martino insiste: “Il nostro matrimonio non è finito per un tradimento. Non sono uno stinco di santo, ma credo in certe cose”

E si arriva ai tradimenti. Francesca Fagnani ricorda le critiche della ex moglie che parlava appunto di infedeltà. E il diretto interessato:

Il mio matrimonio non è finito per un tradimento. Non sono uno stinco di santo, ma credo nell’esclusività dei sentimenti. Difatti non ho mai capito gli uomini con le amanti: come faranno a organizzarsi? Sono un traditore? Etichettarsi così significherebbe attribuirsi una specie di abitudine. Mi è capitato di tradire questo sì, ma soprattutto alla fine dei rapporti. Era un segnale per dirmi che la storia era finita. Cosa siamo Belen e io? Boh, non lo so mica quale sia il nostro stato civile.

Resta tantissimo. Resta Santiago. “Che padre si sente di essere?”, chiede Fagnani.

Bisognerebbe chiederlo a mio figlio. All’inizio, anche considerando la mia giovane età, ero più un suo amico. Poi sono diventato ciò che mio padre è stato per me e ho capito che quel ruolo ha una sua caratteristica; quello dell’amico un altro. Vorrei che mio figlio prendesse da me l’entusiasmo.

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