La partita fra Lazio e Torino diventa un viatico fondamentale per i biancocelesti dopo un inizio scioccante con Matias Vecino che metterà a disposizione dei compagni tutta la sua esperienza. Il mediano dell’Uruguay già nella scorsa stagione è stato fondamentale per trovare un equilibrio e Maurizio Sarri si affida a lui in un momento così delicato. Contro l’Atletico Madrid si è rivista la Lazio che il tecnico vuole, compatta e aggressiva proprio con l’ex Inter a dettare le distanze fra i reparti. Eppure appena un mese fa la sua avventura in biancoceleste sembrava essere arrivata alla conclusione con il giocatore pronto ad accettare il corteggiamento del Galatasaray in Turchia.
Lazio-Torino, la carica di Vecino
La Lazio è chiamata ad affrontare il tabù Torino che lo scorso anno raccolse quattro punti nelle sfide contro i biancocelesti. La squadra di Juric è partita alla grande in campionato come testimonia il meritato pareggio di domenica scorsa contro la Roma. Nuovamente contro una romana in questo turno infrasettimanale e nuovamente una squadra in crisi di identità e risultati. Matias Vecino, ai microfoni ufficiali del club biancoceleste, elenca i suoi ingredienti per preparare la ricetta che consente alla formazione di Sarri di risalire in campionato.
Prima di tutto credo che si debbano analizzare bene i problemi e poi andare metterci mano, ma sempre con la testa e con la tranquillità. Abbiamo iniziato male, ma abbiamo tutto il tempo per rimettere a posto la situazione. Domani abbiamo una grande opportunità. Senza perdere la testa e lucidità, cominciando dalle cose più semplici e poi quelle più complicate. Dobbiamo ritrovarci come squadra e ritrovare quella solidità che lo scorso anno ci ha contraddistinto e che sono convinto ci porterà a fare tanti punti
Il Torino sappiamo che è una squadra difficile da affrontare per tutti, lo dimostra ogni anno. Ha un allenatore bravo e giocatori forti, l’anno scorso ci hanno messo in difficoltà in tutte e due le partite. Se siamo una squadra corta e solida, che scivola bene nei loro cambi di campo e riusciamo a vincere i duelli perché loro sono molto fisici, avremo anche tempo per giocare
Sono stati giorni di confronto nel centro sportivo di Formello. Sarri ha tenuto più volte a rapporto la squadra annullando la giornata di riposo di ieri con la società che ha obbligato i giocatori al ritiro questa sera. Nessuno è contento dei risultati raccolti in queste prime uscite di campionato e comincia a palesarsi qualche malumore sull’impiego di qualche elemento.
Si parla sempre anche quando le cose vanno bene, si cerca di tenere alta l’attenzione e la concentrazione. Sempre si può migliorare. Quando le cose non vanno bene si dà più spazio al dialogo, ci confrontiamo per capire cosa non sta funzionando, ma è una cosa normale per risolvere questi problemi
E’ arrivato alla Lazio lo scorso luglio su espressa richiesta del tecnico, Vecino ci ha impiegato poche partite per convincere gli scettici. Prima mezzala e poi mediano di rottura nei tre di centrocampo, ha portato esperienza e quantità in un reparto dove ci stava tanta qualità e poca interdizione. Prestazioni di alto livello e qualche gol pesante come quello decisivo a Napoli.
Ho fatto tanti ruoli nella mia carriera, ogni momento è diverso. Adesso mi sento meglio davanti alla difesa, come ho fatto nella seconda parte di stagione lo scorso anno. Però il mister sa che sono a disposizione, che posso dare una mano anche da mezzala. Se lui la pensa così, va bene. L’importante è che la Lazio vinca.
Presenze, superate le 250 in Serie A e 48 con la maglia della Lazio. Per festeggiare tutto questo, che prestazione sogno? L’importante è vincere. Questa è la prima cosa. Guardando i numeri, è normale. Sono tanti anni che sono in Italia, non è che uno guarda sempre i dati ma quando arrivano fanno piacere. Quando sono partito nel 2013 dall’Uruguay sognavo tutto questo, uno poteva immaginare ma era difficile realizzare questo sogno. Sono passati tanti giocatori importanti in Italia. Sono contento e spero di vivere ancora molte altre gare