Ci sono prodotti dei nostri orti che arrivano direttamente dal passato e che rappresentano una preziosa eredità della nostra cultura culinaria. Fra questi vi è il cardo che si cucina in vari modi per accompagnare ricette semplici e complesse. Questo perché il cardo è una pianta che possiamo definire antica, con delle testimonianze della sua presenza anche nella cucina dell’Antico Egitto e dell’Etiopia. Il cardo poi oltre ad essere consumato direttamente offre delle altre preziose “collaborazioni”. Infatti con i suoi germogli e con i suoi semi si può produrre il caglio dei formaggi.
Il cardo poi è una pianta che in particolare fa parte della nostra tradizione: assieme a noi lo consumano francesi e spagnoli e qualche altro popolo nel mondo come gli argentini, gli ungheresi, i rumeni.
Nuove scoperte: ecco come si cucina il cardo
Prima di spiegare come si cucina il cardo è giusto ricordare che questa pianta è molto apprezzata perché sa dare contemporaneamente una nota amarognola e una dolciastra. Questo perché viene adottata una tecnica di coltivazione chiamata imbianchimento che fa crescere in assenza di luce la pianta. Ma il cardo, oltre che buono, fa anche bene perché è ricco di acqua, fibre, sali minerali (potassio, ferro, sodio, calcio, fosforo) e vitamine. Inoltre presenta proprietà depurative e protettive, antiossidanti e galattogene, cosa questa che aiuta in particolare le neo mamme.
Ed ora i tanti modi in cui si può preparare o cucinare il cardo
Il cardo può essere consumato anche crudo in insalata. Questa è una preparazione semplice che con pochi facili passaggi ci aiuta a preparare un piatto di grande soddisfazione. Semplicemente si puliscono le coste del cardo poi si lavano accuratamente e, infine, si tagliano a fettine sottili. Il condimento è quasi ovvio olio EVO, limone, sale, pepe. Se si vuole dare una nota di contrasto interessante fate scaldare un po’ di pancetta affumicata o dello speck in un pentolino e poi aggiungetelo al cardo condito come abbiamo proposto.
Dal punto di vista della stagionalità il cardo è una pianta autunno-invernale, e questo anche dal punto di vista del sapore. Se vogliamo sapere come si cucina il cardo uno dei modi è un classico di questa stagione: bollito. Per prima cosa si puliscono i cardi in modo accurato e poi si lavano sotto acqua corrente. Intanto portiamo ad ebollizione dell’acqua salata in una pentola e poi versiamoci i cardi tagliati a pezzi. Aggiungiamo un pizzico di sale e il succo di mezzo limone assieme a un cucchiaio di farina. Saranno pronti quando si possono infilzare con una forchetta. Indicativamente i tempi di cottura dei cardi vanno dai 30 ai 40 minuti in pentola semplice oppure 20 minuti in pentola a pressione a partire dal fischio. Per condirli, una volta scolati, si usa olio EVO, sale e pepe.
Un’altra soluzione: i cardi al vapore
Sempre in tema di scoperte di come si cucinano il cardo un’altra soluzione possibile è quella del vapore. Semplice e veloce questa ricetta si fa in casa, magari preparando nel frattempo un saporito secondo. Per prima cosa si puliscono i cardi eliminando le fibre. Quindi li si immerge in acqua e limone per 30 minuti. Dopo averli scolati e tagliati in piccoli pezzetti si possono mettere nel cestello della vaporiera facendo attenzione a non sovrapporli.
Si fanno cuocere per 40/50 minuti con le classiche tecniche del vapore. Per gustarli poi si può fare un battuto di olio EVO e acciughe.
Come si cucina il cardo? Naturalmente in padella
Come tutte le verdure il cardo può esser cucinato in padella esprimendo così il massimo del suo gusto. Il procedimento è semplice e ricalca quelli precedentemente esposti: si puliscono le coste e si lasciano in ammollo per 30 minuti nell’acqua acidulata. In una padella si mette uno spicchio d’aglio a soffriggere con un giro l’olio poi si aggiungono i cardi tagliati a pezzetti. Sale, pepe e si cuoce per 20-30 minuti aggiungendo un po’ d’acqua o del brodo vegetale facendo attenzione a mantenere l’umidità. Si possono servire con una spolverata di prezzemolo fresco tritato, olio, sale, pepe e un pizzico di peperoncino tritato.
E perché non friggerli?
Per concludere l’esposizione di come si cucina il cardo non poteva mancare una ricetta un po’ più sfiziosa: cucinare i cardi fritti in pastella. Per prima cosa, dopo aver mondato, lavato e tagliato a pezzi i cardi fateli lessare in pentola a pressione. Si prepara intanto la pastella con acqua minerale gelida, farina, lievito di birra e una presa di sale. Quando i cardi saranno cotti e raffreddati si intingono nella pastella e poi si friggono in una quantità adeguata di olio di semi. Una volta dorati si prelevano dall’olio utilizzando una schiumarola e poi si lasciano scolare su carta da cucina. Un ultimo giro di sale e sono pronti da gustare.
Se vi piacciono i cardi, sicuramente amate i carciofi: provateli alla giudia oppure alla romana.