Trapela ottimismo sul futuro dei rapporti tra Armenia e Azerbaigian in merito alla recente crisi in Nagorno-Karabakh. È la prima impressione dopo l’incontro tenuto oggi a Bruxelles sotto l’egida dell’Ue, tra i consiglieri diplomatici Armen Grigoryan, in rappresentanza dell’Armenia, da cui nel ’91 si formò la Repubblica del Nagorno-Karabakh, e Hikmet Hajiyev, in rappresentanza dell’Azerbaigian, Paese da cui la repubblica si autoproclamò indipendente nel ’92.

Crisi in Nagorno-Karabakh, incontro con l’Ue oggi a Bruxelles per Armenia e Azerbaigian. Le parti si rivedranno a Granada  

L’incontro – ha spiegato Caterina Ecasinge, portavoce del presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel – ha permesso intensi scambi tra i partecipanti sulla rilevanza di un possibile incontro dei leader nel quadro del terzo vertice Epc (il summit della Comunità europea, ndr) previsto il 5 ottobre a Granada. I partecipanti hanno preso atto dell’interesse comune dell’Armenia e dell’Azerbaigian a utilizzare l’eventuale incontro in Spagna per continuare i loro sforzi di normalizzazione.    

Ma a Granada le parti non ragioneranno esclusivamente di confini. Piuttosto elaboreranno anche, e soprattutto, un trattato di pace che, si spera, possa soddisfare entrambi.

Baku assicura intanto assistenza e sicurezza alla popolazione armena nella regione

Particolarmente affollata la riunione odierna a cui hanno preso parte, oltre al segretario del Consiglio di sicurezza armeno, Grigoryan, e al consigliere del presidente azero, Hajiyev, il rappresentante speciale dell’Ue per il Caucaso meridionale, Toivo Klaar, i consiglieri diplomatici di Michel e i loro omologhi di Francia e Germania.

In particolare, il rappresentante azero ha garantito da Baku assistenza umanitaria e sicurezza alla popolazione armena del Nagorno-Karabakh.

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