Il cimitero acattolico di Roma è il luogo dove è stato sepolto il 26 settembre 2023, l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si trova nel quartiere Testaccio e accoglie personaggi illustri che in vita hanno rivendicato la propria laicità.

Cimitero acattolico di Roma, persone sepolte

Conosciuto come “cimitero degli inglesi”, ospita numerose personalità artistiche come i poeti John Keats e Percy Bysshe Shelley, gli scrittori Carlo Emilio Gadda e Andrea Camilleri, oltre a politici come Antonio Gramsci.

Questo cimitero è uno dei più antichi in Europa ancora in uso. La sua fondazione risale al 1716, quando Papa Clemente XI concesse la sepoltura ai membri della Corte Stuart, protestanti in esilio dall’Inghilterra. Infatti, secondo le norme della Chiesa Cattolica, ai protestanti era vietata la sepoltura nelle chiese cattoliche o nelle terre consacrate.

La tomba più antica presente nel cimitero risale al 1738 ed appartiene ad uno studente di Oxford che morì a seguito di una caduta da cavallo. Complessivamente, circa 4.000 persone, in maggioranza inglesi e tedeschi ma anche italiani, americani, scandinavi, russi e greci, trovano riposo in questo luogo. La maggior parte delle tombe appartiene ai protestanti e agli ortodossi orientali, ma vi sono anche sepolture di persone appartenenti ad altre religioni come l’Islam, lo Zoroastrismo, il Buddismo e il Confucianesimo. Nel 1803, il primo nordamericano ad essere sepolto qui fu Ruth McEvers, una giovane diciottenne. Lo stesso anno, anche il Barone Friedrich Wilhelm von Humboldt, ministro della Prussia e residente a Roma, seppeì qui suo figlio Wilhelm di 9 anni.

Gli italiani più famosi sepolti nel cimitero acattolico di Roma

Tra gli italiani che riposano in questo cimitero vi sono:

  • Antonio Gramsci,
  • il cantautore della beat generation Gregory Corso,
  • il fisico Bruno Pontecorvo
  • gli scrittori Carlo Emilio Gadda e Andrea Camilleri,
  • lo scrittore e politico Emilio Lussu,
  • il poeta Dario Bellezza,
  • la stilista Simonetta Colonna di Cesarò,
  • la scrittrice Luce d’Eramo,
  • Giorgio Napolitano.

Nel 2014, nonostante le richieste del Comune di Roma e della Regione, l’amministrazione del cimitero ha negato la sepoltura dei due antifascisti Rosario Bentivegna e Carla Capponi. Secondo le regole del cimitero, ancora oggi è possibile essere sepolti solo per cittadini stranieri preferibilmente di origine anglosassone che non siano di religione cattolica e che al momento del decesso risiedessero in Italia. In via eccezionale, sono ammessi anche personaggi illustri italiani che abbiano comunque dimostrato la propria laicità durante la vita.