Scoppia la polemica ad Aosta, dove una conosciuta drag queen, in biblioteca, presenta e legge il suo libro dal titolo “Nino il T-rex” e guida i bambini in una serie di attività organizzate all’interno di un laboratorio creativo. Non appena la notizia di questo evento si diffonde, subito si oppone la Lega valdostana. I membri del Carroccio insorgono e chiedono maggiori informazioni a proposito di tale iniziativa. Il Comitato Aosta Pride, a sua volta, replica e rilascia importanti dichiarazioni.

Aosta, drag queen in biblioteca per leggere i libri ai bambini: cosa c’è da sapere sull’evento

Al centro della cronaca questa volta vi è una biblioteca situata ad Aosta, nel quartiere Dora, dove è in programma un appuntamento con Francesco Pierri che, nei panni della sua famosa drag queen Cristina Prenestina, dovrebbe leggere i libri (tra cui il suo) a bambini e bambine.

Tale evento, dedicato ai più piccoli della città, rientra all’interno della Pride Week 2023. Ciò dovrebbe avvenire, per la precisione, il prossimo 30 settembre. La drag queen dovrebbe essere la protagonista di questa iniziativa e altre ancora. Per quella giornata infatti sono già previste una serie di attività creative.

Non sarebbe la prima volta perché le varie iniziative in biblioteca ci sono già state in altre città italiane. Ad esempio, nel maggio 2023, è stata interessata una biblioteca di Bari. I laboratori organizzati, tra l’altro, hanno riscosso molto successo tra i bambini e le loro famiglie.

Alla diffusione della notizia però subito è insorto il partito leghista valdostano. I politici hanno chiesto che gli organizzatori e tutte le persone coinvolte in tale iniziativa rendano conto all’assessore regionale. I membri del Carroccio di Aosta infatti sembrano essere tutt’altro che d’accordo con il fatto che Francesco Pierri, nei panni della drag queen Cristina Prenestina, legga pubblicamente libri in biblioteca davanti ai piccoli.

La reazione della Lega

Così, nel corso di un’interrogazione, il capogruppo del partito in Consiglio regionale, il signor Andrea Mafrin, ha parlato di questa iniziativa e ha criticato il fatto che non sia stata condivisa con i vertici della Regione, come invece sarebbe corretto fare.

Mafrin ha affermato:

Il prossimo 30 settembre è in programma una lettura di libri dedicati specificamente ai bambini da parte di una cosiddetta ‘drag queen’, ovvero, come definito dal vocabolario Treccani ‘una persona di sesso maschile, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestita da donna, con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso.

E poi la critica da parte della Lega Sul fatto che questo appuntamento si tiene in una biblioteca pubblica ad Aosta:

Tale biblioteca risulta essere inserita nel Sistema bibliotecario valdostano. Dunque chiediamo se l’iniziativa sia stata condivisa con l’assessore regionale competente ed eventualmente se sia stato richiesto di aderire e/o estendere l’evento.

Ciò che sembra non andare giù ai membri della Lega valdostana è il fatto che non sia stato coinvolto l’assessore della Regione nell’organizzazione di questo evento, seppur il luogo dove si svolge è pubblico è controllato e gestito anche dalla Regione stessa.

La replica del Comitato Aosta Pride

Non si è fatta attendere di certo la risposta delle persone che fanno parte del Comitato Aosta Pride. Tale Comitato vede al suo interno importanti organizzazioni, associazioni e sigle come Arci, Arcigay, Anpi, Cgil e altri gruppi di quartiere.

Il Comitato ha fatto sapere che il libro “Nino il T-rex” che dovrebbe essere letto il prossimo 30 settembre nella biblioteca ad Aosta

è stato pubblicato da un editore che combatte gli stereotipi e le violenze di genere.

Inoltre, l’autore Francesco Pierri, in arte la drag queen Cristina Prenestina

è un artista di talento, è un assistente sociale che lavora per il Comune di Roma, e che si occupa quotidianamente di minori, consigliere dell’Ordine degli assistenti sociali del Lazio e che, addirittura, si è occupato di famiglie con minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità giudiziaria minorile.

Il Comitato Aosta Pride ha ribadito che le biblioteche, soprattutto se pubbliche e aperte a tutti, sono spazi di inclusione. Ha ricordato che per partecipare all’evento bisogna prenotare e dunque devono essere i genitori a iscrivere i propri figli e le proprie figlie.

Infine, ha concluso il gruppo:

Né il Comitato Aosta Pride né tantomeno Cristina Prenestina obbligheranno bambini e bambine a partecipare all’evento, e crediamo che questo non debba preoccupare nessun politico.