La dipendenza da Fentanyl è un problema crescente e devastante, soprattutto negli Stati Uniti, dove si è verificato un preoccupante picco di morti per overdose.

Questa potente droga sintetica, originariamente utilizzata per alleviare il dolore estremo, ha dimostrato un alto potenziale di abuso e una pericolosa tossicità, tanto da registrare più morti per overdose di qualsiasi altra droga.

In questo articolo, esamineremo da vicino la dipendenza da Fentanyl, compresa la quantità di medicinale che può uccidere, e gli effetti collaterali che ne derivano, allo scopo di comprendere appieno la sua pericolosità e i rischi associati al suo consumo.

Quando si prescrive il Fentanyl?

La dipendenza da Fentanyl è in costante aumento, insieme al coinvolgimento sempre più frequente degli oppioidi nelle morti legate all’uso di sostanze stupefacenti, soprattutto negli Stati Uniti.

Questa droga sintetica, estremamente potente, è diventata una minaccia significativa per la salute pubblica.

In Europa, l’abuso di fentanyl sta purtroppo aumentando. Paesi come l’Estonia hanno già visto il fentanil superare l’eroina tra i consumatori di droghe per via endovenosa. Altre regioni, come la Finlandia e la Svezia, stanno sperimentando un crescente abuso di questa sostanza.

Anche la prescrizione imprudente di cerotti di fentanyl è particolarmente rischiosa, dato che il fentanil è circa 80 volte più potente della morfina.

I tossicodipendenti spesso tagliano, bollono e iniettano il contenuto dei cerotti, rendendo estremamente difficile il dosaggio corretto e aumentando il rischio di overdose mortale.

Il Italia il Fentanyl può essere prescritto?

In Italia il pericolo Fentanyl, per fortuna, al momento non c’è. Come si legge sul sito della Direzione centrale dei servizi antidroga, il fentanyl, insieme a circa 30 suoi analoghi, è stato inserito nella Tabella I delle sostanze stupefacenti.

La sostanza si trova anche nella Tabella dei medicinali “per la terapia del dolore severo che usufruiscono delle modalità prescrittive semplificate”.

Per dirla in parole povere: il Fentanyl nel nostro paese viene prescritto solo se strettamente necessario, per il dolore severo e come cura palliativa.

Bisogna però tenere alta la guardia, perché, come purtroppo spesso è accaduto, alcune delle mode “deleterie” americane, prima o poi, sono arrivate anche qui.

In quali casi viene prescritto il Fentanyl?

Il Fentanyl viene prescritto per la gestione del dolore grave, specialmente quello oncologico, mentre in combinazione con altre sostanze viene impiegato per l’anestesia.

Non si può prescrivere il Fentanyl per un male al braccio o alla gamba, perché c’è il rischio che le persone ne diventino dipendenti. Com’è accaduto con l’ossicodone.

Quale quantità di Fentanyl può uccidere?

Il Fentanyl è talmente pericoloso che riesce ad entrare nell’organismo anche solo se si viene a contatto con la sostanza a livello epidermico.

Ma perché ci sono molte morti per overdose di Fentanyl? Perché è facile andare in overdose da questo medicinale! Infatti una dose di soli 2 milligrammi di fentanyl potrebbe essere letale.

Chi lo prende come droga, prova un rilassamento e un’euforia dieci volte più forte dell’eroina.

Quali sono gli effetti collaterali del Fentanyl?

Gli effetti collaterali più gravi del Fentanyl comprendono depressione respiratoria, bradicardia, ipotermia, stipsi, miosi, dipendenza fisica ed euforia.

Come con tutti gli oppioidi forti, possono verificarsi sonnolenza, vertigini, mal di testa, nausea e vomito, stitichezza, secchezza delle fauci, prurito e aumento della sudorazione.

Questi effetti si manifestano principalmente all’inizio della terapia e poi regrediscono parzialmente.

Gli effetti collaterali persistenti includono costipazione, affaticamento e iperidrosi.

Il fentanil non deve essere usato in pazienti con grave depressione respiratoria o grave malattia polmonare ostruttiva.