Manca sempre meno all’inizio ufficiale della Ryder Cup 2023, l’evento golfistico dell’anno che vedrà coinvolte Europa e Stati Uniti per la prima volta in Italia. Le due formazioni questa mattina hanno iniziato il primo giorno di pratica, che proseguirà anche nella seduta pomeridiana.

Ryder Cup, Donald: “Giocare in casa è un vantaggio, vogliamo iniziare subito forte”

Manca sempre meno all’inizio ufficiale della Ryder Cup 2023, l’evento golfistico dell’anno che vedrà coinvolte Europa e Stati Uniti per la prima volta in Italia. Le due formazioni questa mattina hanno iniziato il primo giorno di pratica, che proseguirà anche nella seduta pomeridiana. Lo stesso programma verrà seguito anche nella giornata di domani, con un’aggiunta di particolare rilievo. A partire alle ore 13, al Marco Simone Golf & Country Club, si giocherà l’All-Star Match. Una gara che vedrà impegnati sul green tanti vip come il gallese Gareth Bale e la leggenda del Milan Andriy Shevchenko. In campo però ci sarà anche Novak Djokovic insieme al ferrarista Carlos Sainz.

Anche Luke Donald, capitano del Team Europea, scalpita per questo grandissimo appuntamento. Il tecnico inglese, come riferito dal sito ufficiale della Ryder Cup, si è espresso sulla condizione della propria squadra. Donald però ha fatto leva anche sulla presenza del pubblico, dato che l’Europa giocherà in casa. Il supporto dei tifosi, a suoi giudizio, sarà un aiuto fondamentale per i golfisti in campo.

“Come squadra ci sentiamo, e statisticamente siamo, più forti nei foursomes che nei fourballs. Perché non iniziare subito forte? Tutto qui. Giochiamo in casa, sappiamo che è un vantaggio così come lo è per loro quando si gioca negli Stati Uniti. Avere quel tifo, quella folla dietro di te, ti è aiuto e da giocatore ti fa raccogliere ogni energia che andrai poi a usare. Non vediamo l’ora di ricevere molto più tifo qui. Sicuramente ne mancava molto a causa del COVID due anni fa, e per fortuna adesso sarà sicuramente a nostro favore”.

Donald: “Sappiamo che gli Stati Uniti sono forti ma ho fiducia nel mio team”

Donald successivamente si è soffermato anche sul Team americano guidato da Zac Johnson. Una squadra di altissimo livello, che fra i qualificati comprende i vari Scottie Scheffler, Wyndham Clark, Patrick Cantlay, Brian Harman, Max Homa e Xander Schauffele. Partendo da Scheffler, numero uno al mondo, questi golfisti si trovano nelle prime dieci posizioni del ranking mondiale. Fra le wild card, gli Stati Uniti potranno contare anche su Brooks Koepka, Jordan Spieth, Collin Morikawa, Sam Burns, Rickie Fowler e Justin Thomas:

“La squadra degli USA è davvero forte, lo sappiamo. Veniamo dalla nostra peggiore sconfitta di sempre in Ryder Cup. I giocatori americani sono forti e in testa alla classifica mondiale. Vengono da una grande vittoria, noi faremo il nostro lavoro. Ma voi dovete credere nel vostro team per supportarlo verso la vittoria. Come capitano devi avere la massima fiducia nelle tue capacità. Ho sicuramente molta fiducia nel mio team, ma so che sarà difficile nei prossimi giorni”.

Il capitano dell’Europa, come riferito anche dal quotidiano Il Messaggero, si è espresso anche sulla qualità del proprio team oltre che sulle possibilità di raccogliere i primi punti già da venerdì prossimo. Il 29 settembre, infatti, si terrà il primo giorno ufficiale di gare della Ryder Cup 2023:

“Ho un mix di giocatori davvero in forma e ragazzi d’esperienza. Domenica ci sono in palio dodici punti, ma fra venerdì e sabato ce ne saranno sedici. Se ti porti in vantaggio hai una grande opportunità”.

Ryder Cup, Johson: “Gli Stati Uniti sono pronti, qualcuno potrebbe giocare anche cinque match”

Anche Zac Johnson, capitano degli Stati Uniti, si è soffermato sulle sensazioni della propria squadra. Un team ricco di campioni che tuttavia dovrà fare i conti contro un’Europa forte ed organizzata. Oltre che carica per un evento che a distanza di cinque anni si terrà proprio nel vecchio continente:

“I ragazzi sono pronti ed eccitati. Quest’anno mi sembra più lungo degli altri. Ma sento che la mia squadra sia pronta. Qualcuno potrebbe giocare anche cinque match. E non credo che qualcuno non giochi fino ai singoli. Il campo è molto faticoso. Non dovrebbe fare molto caldo ma ci sono tanti sali-scendi con colline”.

Infine Johnson, come riportato sempre da Il Messaggero, si è soffermato sulle scelte riguardanti il proprio team. Per il capitano americano non c’era né una prima né una sesta scelta, ma soltanto sei che completavano le altre. Johnson ha affermato che ogni gara sarà naturalmente fondamentale per la vittoria finale. Inoltre, il capitano statunitense ha fatto anche un accenno conclusivo a Tiger Woods. Il campione californiano non sarà in Italia per seguire l’evento ma di certo incoraggerà molto gli Stati Uniti. Johnson, che ha definito Woods il miglior giocatore della sua generazione, ha aggiunto che il suo team si ispirerà alla conoscenza e alla saggezza del golfista di Cypress.