Bobby Solo Tom Jones? Uno strano accostamento tutto da scoprire. Il primo è un pilastro della musica italiana che, da “Una lacrima sul viso” a oggi, ha saputo catturare tre generazioni con la sua voce bellissima. Fedele al fuoco della sua arte, continua a creare nuove canzoni e lo dimostra il suo nuovo album “Get back” prodotto da Francesco Arpino vecchia conoscenza del Cusano Media Group. In occasione di questa pubblicazione, l’artista ha raccontato di un retroscena del noto collega che tutti noi abbiamo apprezzato in “Sex bomb”. Ne ha parlato in diretta, ospite della giungla di Radio Cusano Campus Bagheera, morning show condotto da Bussoletti e Arianna Caramanti con queste parole.

Bobby Solo Tom Jones, la bomba

“Forse i miei capelli sono derisi perché sono sempre a posto. E’ vero che uso il gel anche prima di andare a dormire. Potrei quasi staccarli e metterli sul comodino ma su una cosa sono sincero. Non metto il cotone nei pantaloni. Non faccio come Tom Jones che, invece, s’infila proprio una bottiglia.”

Sul dissing dell’autotune

“Sto leggendo anche io di tutte queste polemiche sull’autotune. Cosa ne penso? Credo che sia utile ma anche che, alla fine, le cose vengano fuori quando canti. La verità nell’arte emerge sempre, ecco perché sono un uomo trasparente. Vi racconto un episodio che fa capire molto. C’è questo pischello di Napoli che sta registrando vicino a Venezia. Mi chiede di duettare con lui e accetto ma in studio non prende una nota. Allora faccio una pausa e vado a mangiare una cosa mentre gli editano la voce. Quando torno, sembra un angelo. Quindi, anche se canti tutto stonato, dopo un’ora puoi sembrare Pavarotti. Ma dal vivo poi che figura farai?”

Su una sua eventuale partecipazione ad un reality show

“Parteciperei mai ad un reality show? Assolutamente no. Io faccio rock blues, non faccio altro. Mi sento più musicista che personaggio, quindi sarei una nota stonata in un programma tv!”

Bobby Solo Tom Jones, l’amore per i Beatles

“Comunque “Sex bomb” è una grande canzone ma io sono un amante dei quattro ragazzi di Liverpool. Qual è il mio preferito tra i Fab Four? Adoro John Lennon per la personalità che, infatti, ha poi dimostrato anche nella sua carriera solista. Ha scritto “Immagine”, già questo basterebbe. Impazzisco per Paul Mc Cartney che aveva e ha una musicalità unica. Non a caso si deve a lui “Yesterday”, che è la canzone perfetta. Trovo che sia grandioso il senso ritmico di Ringo Starr, che ha retto tutto il peso di quelle canzoni di quell’incredibile repertorio. Il mio debole, però, è per George Harrison, un grandissimo musicista.”

Ecco qua il podcast dell’intera intervista di Bobby Solo:

https://www.radiocusanocampus.it/it/bobby-solo-get-back