Dopo dodici mesi dall’insediamento del governo guidato da Giorgia Meloni, gli ultimi sondaggi politici SWG aggiornati al 25 settembre svelano un quadro politico in evoluzione. Fratelli d’Italia rimane il partito di punta, nonostante un lieve calo, e il divario con il Partito Democratico, la seconda forza, persiste, anche perché l’opposizione non ne approfitta per nulla, con anche il Movimento 5 Stelle che arretra. Il beneficio va invece a Lega e Forza Italia, che annullano il lievissimo calo di FdI e fanno salire il centrodestra.

Sondaggi politici SWG 25 settembre: Fratelli d’Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, tra cali e stabilità

Sebbene l’ultimo sondaggio SWG per Tg La7 mostri una leggera flessione per Fratelli d’Italia rispetto alla rilevazione precedente, il partito conserva un ampio margine di vantaggio. Con il 28,7% delle intenzioni di voto, la formazione politica continua a detenere una posizione dominante sullo scacchiere politico, vicina al significativo traguardo del 30%.

In un contesto di variazioni decisamente moderate, il Partito Democratico mantiene la sua quota di sostegno al 19,8%, mentre il Movimento Cinque Stelle affronta una leggera diminuzione, fermandosi al 16,9%.

Sondaggi politici SWG 25 settembre: Lega e Forza Italia trainano il centrodestra

La Lega mostra segni di recupero, guadagnando lo 0,3% e raggiungendo la doppia cifra del 10,1%. Allo stesso tempo, Forza Italia segna un incremento, posizionandosi al 6,5%, sottolineando una tendenza alla crescita tra le forze politiche tradizionali.

Il punto sui partiti minori

Tra i partiti minori, Azione e Alleanza Verdi e Sinistra riescono a superare la soglia di sbarramento, registrando rispettivamente il 3,8% e il 3,2%.

Italia Viva, al contrario, si confronta con sfide piuttosto impegnative, non riuscendo più a superare la soglia di sbarramento e registrando una perdita dello 0,1%, fermandosi al 2,7%.

Il declino degli indecisi è solo momentaneo?

Una nota distintiva emerge dalla percentuale di elettori indecisi o non espressi, che mostra un calo dal 43% al 38% in una sola settimana. Questo trend potrebbe indicare un crescente interesse e coinvolgimento degli elettori nelle dinamiche politiche nazionali, ma in realtà potrebbe nascondere qualcosa di diverso, anche perché le variazioni di percentuali nei confronti degli altri partiti non dimostrano affatto un’inversione di tendenza.

Sondaggi politici SWG 25 settembre: le tabelle

Andiamo a sintetizzare nella seguente tabella il consenso elettorale raccolto da SWG questa settimana e i confronti con le due settimane precedenti. Il raggio più ampio di 15 giorni può darci infatti informazioni significative sul vero andamento del gradimento elettorale.

PARTITORILEVAZIONE 25 SETTEMBRERILEVAZIONE 18 SETTEMBREVARIAZIONERILEVAZIONE 11 SETTEMBRE
Fratelli d’Italia28,7%28,8%-0,1%28,5%
Partito Democratico19,8%19,8%=19,7%
Movimento 5 Stelle16,9%17,2%-0,3%17,4%
Lega10,1%9,8%+0,3%9,6%
Forza Italia6,5%6,3%+0,2%6,4%
Azione3,8%3,7%+0,1%3,8%
Alleanza Verdi e Sinistra3,2%3,4%-0,2%3,3%
Italia Viva2,7%2,8%-0,1%2,6%
+Europa2,6%2,4%+0,2%2,7%
Per l’Italia con Paragone1,6%1,8%-0,2%1,9%
Unione Popolare1,6%1,7%-0,1%1,7%
Altre liste2,5%2,3%+0,2%2,4%
Non si esprime38%43%-5%39%

Nota metodologica: il sondaggio è stato realizzato da SWG S.p.a. per conto di La7 S.p.A.. L’indagine è stata condotta con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia (4448 non rispondenti) tra il 20 e il 25 settembre 2023. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. Il margine di errore statistico dei dati riportati è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95%.

Considerazioni finali

Analizzando le variazioni rispetto a quindici giorni fa, emergono alcuni dati rilevanti: la stabilità di molti partiti, le cui fluttuazioni nel corso di queste settimane non offrono nuovi spunti di riflessione, la flessione del M5S che sta perdendo di appeal e la corsa al secondo posto delle preferenze elettorali, l’avanzata della Lega e il calo ormai senza sosta di Per l’Italia con Paragone.

Un discorso a parte merita la percentuale degli astensionisti, o comunque di chi preferisce non esprimersi: la grande variazione (-5%) rispetto alla settimana precedente non riflette grandi scossoni tra i partiti politici, fatta eccezione per qualche rifugiato nei partiti di centrodestra (Forza Italia e Lega). Considerando anche il +4% registrato la settimana scorsa, è molto plausibile che tra 7 giorni parleremo di un nuovo aumento degli indecisi.