Il Dodgeball in Italia è conosciuto come palla avvelenata (con diverse varianti). È uno dei pilastri della nostra infanzia. Negli Stati Uniti è diventato uno sport di squadra sempre più diffuso, con la NADA (National Amateur Dodgeball Association) e numerose persone che lo praticano. Anche da noi sta acquisendo popolarità grazie alla Lega Italiana Dodgeball, eppure è bello che rimanga un ricordo (e un piacere) delle giornate trascorse nel parco o in piazza a giocare con gli amici, seguendo regole spesso inventate. Di seguito le regole ufficiali.
Dodgeball, regole della “palla avvelenata”
Nel dodgeball, l’obiettivo è eliminare i giocatori della squadra avversaria colpendoli con la palla. La palla non deve essere lanciata debolmente: se la si cattura al volo mentre uno dei sei giocatori originali della squadra è stato eliminato, questi può tornare in gioco, seguendo l’ordine di uscita dal campo. Ogni partita è composta da diversi set (3, 5 o 7, a seconda della categoria o delle competizioni). I tempi sono di 5 minuti o fino a quando tutti gli avversari sono eliminati. Vince la squadra che ha più giocatori in campo (altrimenti si va ai supplementari).
Se un giocatore avversario prende al volo il tuo lancio, tu sei eliminato. L’azione continua finché la palla non tocca il suolo, viene toccata da un arbitro, un altro giocatore o qualsiasi altro oggetto o superficie al di fuori del campo di gioco. Di base, il gioco prevede sei giocatori per squadra sul campo, con la possibilità di avere riserve pronte a entrare durante la partita. I giocatori si posizionano dietro il campo, ognuno dalla sua parte, con i sei palloni posizionati al centro. Tre giocatori devono correre per recuperarli (al massimo tre per squadra).
Si utilizzano tre palloni di gomma per squadra: si gioca contemporaneamente con sei palle.
Altre regole importanti del dodgeball:
- È possibile respingere la palla lanciata con la palla che si tiene in mano, purché non tocchi nessuna parte del proprio corpo.
- Non è consentito colpire sopra le spalle.
- Bisogna sempre giocare all’interno del perimetro del campo. Il dodgeball è praticato in tutto il mondo: è popolare negli Stati Uniti e diffuso anche in Italia, ma è molto amato in Cina. Le dimensioni del campo e le regole lo rendono uno sport scolastico in molti Paesi.
Dove si gioca?
Il campo da dodgeball ha le dimensioni di un normale campo da pallavolo (9 metri per 18, anche se la Lega Italiana consiglia di ridurlo di 2 metri). È diviso a metà da due linee che stabiliscono il punto di attacco a una distanza di 2 o 3 metri. Questa zona viene chiamata dead zone e nessuno può essere colpito lì.
La storia del dodgeball
Il dodgeball è un’evoluzione del gioco conosciuto come palla avvelenata o palla prigioniera, ma ci sono persone che sostengono che abbia origini diverse. Una “leggenda” narra che sia nato dall’idea di un nobile cinese del XV secolo che, per ingannare il tempo, raccoglieva teste di prigionieri decapitati da utilizzare come palloni da lanciare contro gli amici. Un’altra versione afferma che le tribù africane giocassero con rocce al posto della palla avvelenata secoli fa, in un gioco che poteva essere mortale. Tuttavia, sono solo leggende. E comunque, oggi il dodgeball è un gioco innocuo, divertente e molto amato.