Comune di Roma e Assessorato allo Sport sbloccano la situazione: Tre Fontane potrà essere lo stadio della Roma femminile per ogni partita

La situazione stadio ad un punto di svolta: la Roma femminile potrà giocare sempre al Tre Fontane

39.454 spettatori: una serata di calcio infrasettimanale, Champions League femminile. Allo Stadio Olimpico di Roma si sfidavano le padrone di casa e il Barcellona per i quarti di finale. Uno spettacolo incredibile sugli spalti e per il calcio italiano non abituato a vedere uno scenario del genere. La Roma perderà uno a zero e lo score sarà ben più negativo nel ritorno a Barcellona, dove le blaugrana si imporranno per cinque a uno. Ma oltre al contesto sportivo, quella serata, con quella presenza di pubblico, fece parlare ancora una volta della questione-stadio per l’AS Roma femminile. La squadra infatti nella scorsa stagione giocava le partite europee a Latina, allo stadio Domenico Francioni, a causa dell’assenza di illuminazione notturna al Tre Fontane, ovvero il suo stadio per le partite di campionato, purtroppo non conferme alle normative normative FIGC e UEFA. Una situazione non proprio idilliaca portata avanti negli anni a causa di cavilli burocratici, i quali hanno impedito in passato di risolvere a dovere la situazione riguardante quest’impianto costruito su un terreno diviso in comproprietà tra Comune ed Eur Spa. Ora però, stando agli sviluppi della giornata di ieri, sembra si sia superato uno stallo che si andava avanti dal 2018. Ad annunciarlo, il sito stesso del Comune di Roma che parla di “via libera al potenziamento dell’impianto sportivo” dello Stadio Tre Fontane.

Contenti di aver mantenuto l’impegno preso per lo Stadio Tre Fontane. In tempi record abbiamo autorizzato un progetto che valorizzerà un impianto comunale e aiuterà a migliorare l’impiantistica romana. L’AS Roma femminile potrà giocare le partite nella Capitale, sia quelle di campionato che quelle europee, senza essere costretta a continui e faticosi spostamenti a Latina. Abbiamo sanato gli errori e le mancate risposte del passato, era doveroso farlo ma non era così scontato riuscirci in tempi brevi. Ringrazio il dipartimento sport per aver lavorato con serietà, rapidità ed efficienza. Sul fronte dell’impiantistica stiamo ripristinando ovunque la legalità nella gestione dei centri comunali, garantendo ai cittadini prezzi sociali per fare sport e un’impiantistica rinnovata. È una battaglia di giustizia che ha come obiettivo il rispetto delle regole e il diritto delle romane e dei romani di fare sport”

Queste le parole proprio di Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Grandi Eventi e Moda, riportate sul portale del Comune di Roma Capitale. L’Assessorato allo Sport ha giocato un ruolo decisivo con Eur S.p.A, ovvero la proprietaria di parte dei terreni all’interno dell’impianto, mandando avanti i procedimenti relativi le varie autorizzazioni e gli interventi.

Roma calcio femminile, Stadio Tre Fontane: sbloccato l’iter burocratico

Sempre sul sito di Roma Capitale apprendiamo (insieme al Dipartimento Sport) abbiano dato il via al concessionario per la realizzazioni dei lavori. Una notizia molto attesa, che farà la gioia di molti appassionati di sport e non solo. Ha espresso la sua soddisfazione per questo importante sviluppo, anche il il Sindaco Roberto Gualtieri, che ha riportato, come possiamo leggere sul sito di Roma Capitale:

“Un’altra bella notizia per lo sport romano: dopo troppi anni di stallo finalmente il campo del Tre Fontane rinascerà essendo riusciti con pazienza e con tenacia a sbloccare una situazione che sembrava non avere soluzione. Grazie all’assessore Onorato e agli Uffici del Dipartimento Sport, comincia ora la nuova vita di un impianto comunale storico e importante anche perché potrà ospitare le partite della Roma femminile in Champions League”

Da quello che si apprende, i prossimi step vedranno una prima fase d’installazione di quattro torri posizionati dietro le tribune entro novembre, che andrà di paro passo con una soluzione temporanea per garantire l’illuminazione durante i lavori.