Il figlio di Fabrizio Corona, Carlos, soffrirebbe da anni di una malattia genetica. A rivelarlo nel corso dell’intervista a Belve che andrà in onda questa sera è stato l’ex re dei paparazzi. Il fotografo ha definito la patologia del ragazzo genetica: “Adesso sta male, non può gestire la sua vita da solo”. Alla domanda su come è riuscito ad affrontare negli anni la malattia del figlio, Corona ha risposto: “Ho lottato per anni, in questo momento sono in una fase molto brutta mia: ho un po’ abbandonato la speranza. Devo ritrovare la forza per ritornare, ma sai che la vita gli ha dato questo e lo devi affrontare, ci devi convivere”. Ma qual è la malattia di cui soffre Carlos Corona? Era stata proprio la madre Nina Moric a parlarne qualche anno fa.
Carlos Corona malattia genetica, come sta?
Era stata Nina Moric in una serie di storie Instagram a rendere pubblica la malattia del figlio. La modella croata aveva fatto sapere che il figlio soffriva di psicosi transitoria acuta: “Da madre mi vergogno di fare questo appello. Carlos soffre di psicosi transitoria/acuta. Deve essere curato. Non ha il telefono e nessuno mi risponde dalla parte paterna. Se non prende i farmaci accorciati con l’analisi comportamentale cognitiva sarà la sua fine”. Nina Moric aveva lanciato messaggi di allarme sul figlio Carlos Maria e aveva parlato di cure specifiche oltre che di farmaci associati ad analisi comportamentale.
Carlos Maria non ha mai dichiarato di essere malato ma in passato suo padre Fabrizio aveva rivelato di aver sofferto tanto quando gli psichiatri gli avevano comunicato la notizia della malattia: “Sono stato chiamato dagli psichiatri che seguono mio figlio Carlos. Mi dicono che non è un bambino come gli altri, mi danno una brutta notizia che non posso rivelare. Piango, sto male, come se mi fosse crollato il mondo addosso”. Carlos Maria era stato ricoverato tempo fa in una clinica in Svizzera specializzata in salute mentale. Al Settimanale Chi, Fabrizio Corona aveva rivelato: “Carlos ora sta bene ma ha avuto un periodo difficile prima è stato in una clinica di Milano, è uscito, stava bene, poi meno. Allora la mamma lo ha portato in Croazia. Nina ha dei parenti lì, fra cui un medico. Poi però ci ha litigato”.
Cos’è la psicosi transitoria acuta
La psicosi più scatenarsi dopo diverse situazioni: cause psicologiche, malattie fisiche, abuso di sostanze stupefacenti, farmaci, dopamina e cambiamenti nel cervello. E’ una condizione che colpisce solitamente soggetti giovani e può manifestarsi attraverso dei sintomi deliranti: disturbi gravi del sonno, cambiamenti bruschi dell’umore, allucinazioni, scatti d’ira violenti. Il disturbo si instaura spesso su uno stato depressivo e può essere interpretato come una fuga da situazioni di forte tensione emotiva. I soggetti che ne sono colpiti tendono a isolarsi vivendo con estrema angoscia la preoccupazione che le altre persone hanno nei loro confronti e perdono il contatto con la realtà.
I deliri e le allucinazioni sono due sintomi molto diversi tra loro ma comuni alle persone che soffrono di psicosi. Le allucinazioni si caratterizzano come una percezioni sensoriali in assenza di stimoli esterni: si potrebbe vedere, udire, sentire o odorare qualcosa che non è presente. Una persona con allucinazioni potrebbe vedere cose che non esistono o sentire persone parlare anche quando è sola. Si tratta di una patologia molto complessa e i pazienti che ne soffrono presentano, ognuno, un quadro sintomatologico caratteristico. Per una diagnosi di psicosi, sono fondamentali: un accurato esame obiettivo, un’attenta anamnesi (o storia clinica) e una valutazione psichiatrica. Una precisa conoscenza dei fattori scatenanti la psicosi permette al medico di pianificare il trattamento più adeguato alle circostanze.