Il mercato delle farmacie ha un nuovo “motore”; non sono i farmaci ma i prodotti per il benessere e la bellezza a trainare il mercato delle farmacie, delle parafarmacie e dei corner situati nei supermarket italiani. «Il mercato farmaceutico globale, che include oltre alle farmacie tradizionali le 2.500 parafarmacie e i circa 300 corner dei supermarket sparsi per la penisola, vale 27 miliardi di euro e registra una contrazione dell’1,4% in valore. Nel dettaglio i farmaci con prescrizione costituiscono il 65 % del mercato con un calo del 3,6% mentre il fatturato dei prodotti da banco, che include i farmaci senza ricetta, gli integratori alimentari e i cosmetici, è aumentato del 2,3 % con una spesa di 10 miliardi di euro. I prodotti trainanti sono gli integratori alimentari (+8,9%), i dermocosmetici (2,3%) e i prodotti per l’igiene (+1,4%)» spiega Vincenzo Brambilla, direttore consumer health per IMS Health, autore di una indagine di mercato in corso di presentazione questa mattina al Cosmofarma, la fiera del settore farmaceutico alla fiera di Roma da oggi al 6 maggio. «Le farmacie sono il canale dominante con oltre il 90% delle vendite, le parafarmacie il 6,4% e i corner il 4,4%. La potenzialità dei corner è però la più elevata ma dal decreto Bersani sono solo 300 i punti vendita di farmaci istituiti nei supermercati e non sono aumentati. I corner sono apprezzati dai consumatori perchè hanno in media prezzi più bassi. Il bacino di utenza inoltre è così elevato che registrano vendite medie annue dei prodotti da banco tre volte più alte delle farmacie: 1.500 migliaia di euro i primi, 510 migliaia le farmacie, 255 le parafarmacie».
Andrea Lupoli