Luigi Minchillo, grande del pugilato italiano, soprannominato “Il guerriero del ring”, si è spento a 68 anni all’ospedale di Pesaro
Si è spento a 68 anni all’ospedale di Pesaro, Luigi Minchillo, “Il guerriero del ring”
“Erano circa le 23 di ieri sera quando Minchillo ha accusato un malore in casa. Vani sono stati i soccorsi dei medici intervenuti per tentare di rianimarlo prima a casa e poi all’ospedale San Salvatore di Pesaro, dove è deceduto. Luigi Minchillo lascia la moglie Cristina e i suoi tre figli Stefania, Paolo e Sabina”.
Così scrive la Fpi Marche. E il mondo del pugilato italiano piange la dipartita di uno dei suoi storici combattenti: Luigi Minchillo, grande del pugilato italiano, soprannominato “Il guerriero del ring”, si è spento a causa di un infarto a 68 anni all’ospedale di Pesaro. La storia pugilistica di Minchillo – nato il 17 marzo 1955 a San Paolo di Civitate – prende il via nel 1977 e vedrà un susseguirsi di una lunga serie di incontri epici nelle categorie dei pesi leggeri, welter e superwelter. Sugar Ray Leonard, Roberto Durán, Thomas Hearns, Maurice Hope, Mike McCallum sono alcuni dei miti del pugilato contro cui Minchillo si è battuto sul ring, collezzionando nella sua carriera ben 31 vittorie per KO (su 45 vittorie complessive) su 60 incontri disputati da professionista. Tra i tanti momenti indimenticabili della sua parabola sportiva, la partecipazione alle Olimpiadi estive di Montreal del 1976 dove ha combattuto nella categoria dei pesi welter contro l’avversario cubano Andrés Aldama. Nei pesi superwelter – vincendo il titolo europeo dei nel 1981- invece si era battuto due volte – entrambe nel 1984 – per il titolo mondiale. Purtroppo non riuscì a battere prima Thomas Hearns e successivamente Mike McCallum. Nella medesima categoria si attestò come campione d’Italia ed Europa. A Pesaro, nel 1979, sconfiggendo Clemente Gessi per KO tecnico alla prima ripresa conquistò il titolo di campione d’Italia. E la foga, la tenacia con cui ha combattuto fino all’ultimo ogni suoi match lo hanno fatto passare alla storia del pugilato con l’indimenticato soprannome di “Il guerriero del ring”. Ora però scriviamo dalla scomparsa del mito del pugilato tricolore, venuto a mancare il 24 settembre 2023.
Luigi Minchillo, “Il guerriero del ring”: il saluto del mondo dello sport italiano al grande del pugilato
La scomparsa a causa di un attacco di cuore di Luigi Minchillo è suscito unanime cordoglio dal mondo dello sport italiano e dalle istituzioni. Come leggiamo sul sito della Federazione Pugilistica Italiana:
Il Presidente FPI Flavio D’Ambrosi, a nome di tutto il movimento pugilistico Nazionale, esprime profondissimo cordoglio per la scomparsa del grande Gigi e si stringe attorno alla sua famiglia.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, come riporta ANSA, ci ha tenuto ad esprimere il proprio cordoglio, affermando che Luigi Minchillo, come scritto precedentemente nato nella provincia di Foggia, ma poi legato a Pesaro:
“Uno storico protagonista della boxe italiana e internazionale, che ha portato il nome di Pesaro Città dello Sport sui gradini più alti del Mondo“
Ricci ha poi chiuso dicendo che:
“Salutiamo un pezzo importate della storia sportiva della città. In questo momento di dolore ci stringiamo attorno ai famigliari, gli amici e ai tanti ragazzi che hanno incrociato il suo cammino. Da parte mia e di tutta l’Amministrazione Comunale le più sentite condoglianze”.
Il Comune di Pesaro in una nota – in cui “piange il suo ‘guerriero del ring” – scrive:
“Olimpico a Montreal nel ’76, Campione d’Italia e d’Europa e pesarese adottivo da oltre 50 anni. Minchillo ha saputo trasmettere la sua passione a tanti giovani che negli anni si sono avvicinati a questa disciplina, trovando in lui una guida preziosa sul ring e fuori”