Il nuovo corso dell’Italia Femminile è cominciato con Andrea Soncin in panchina impegnato con la Women’s Nations League che vede le azzurre inserite in un girone di ferro con la Svizzera, battuta all’esordio, la Svezia numero uno del ranking FIFA e le campionesse mondiali della Spagna. Il debutto è stato positivo con Arianna Caruso che ha regalato i tre punti contro le ragazze elvetiche, domani il grande appuntamento con le scandinave già affrontante durante l’ultimo mondiale in Nuova Zelanda dove arrivò una cocente sconfitta per 5-0.

Women’s Nations League, l’Italia affronta la Svezia

L’appuntamento è per domani alle ore 17:45 allo Stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro, seconda gara del Gruppo 4 di League A della Women’s Nations League con il big match contro la Svezia. Le scandinave hanno perso il debutto contro le spagnole per 3-2 e sono alla ricerca di riscatto. Per le azzurre non sarà una gara semplice, la forza delle avversarie è risaputa ma ci sta da vendicare la pesante sconfitta per 5-0 patita in Nuova Zelanda durante la fase a gironi dell’ultima rassegna iridata.

Rispetto al luglio scorso però sono cambiate tante cose nella squadra azzurra. Innanzitutto sono arrivate le dimissioni del Commissario Tecnico Milena Bartolini che è stata sostituita da Andrea Soncin. Il nuovo allenatore ha convocato alcuni elementi che hanno composto lo zoccolo duro del movimento femminile azzurro come Sara Gama. Proprio il nuovo tecnico ha presentato la sfida contro la Svezia.

Ho analizzato quella gara, il 5-0 finale è stato un risultato troppo pesante in una sfida che per alcuni tratti aveva visto l’Italia giocare anche bene. Ci dobbiamo dunque lasciare alle spalle quei novanta minuti e scendere in campo a viso aperto con la consapevolezza che possiamo portare a casa un risultato positivo contro chiunque.

Dobbiamo provare a fare la nostra gara e se la mettiamo sul piano del gioco possiamo fare risultato anche contro le scandinave, quando affronti squadre così forti qualcosa devi concedere, ma ho mostrato alle ragazze che quando loro attaccano possiamo trovare situazioni in cui fare male. Sicuramente vorrei vedere una squadra che rimane in partita per tutti i novanta minuti, cosa che non è accaduta nella sfida al Mondiale. Calci piazzati? Li studiamo prima di ogni gara, ma parlare di una singola situazione serve solo a esternare preoccupazione

Duranta la vittoria di San Gallo contro la Svizzera sono arrivate buone indicazioni ad Andrea Soncin. Le ragazze azzurre hanno mostrato carattere e qualità contro un avversario non irresistibile ma rimaneva comunque il debutto con il nuovo allenatore e quindi nuove idee di gioco. Proprio il modulo non sarà una costante per l’allenatore, contro le Elvetiche la nazionale ha giocato con le due punte.

Le vittorie danno un senso a chi giudica da fuori, ma io ero già contento del percorso fatto in pochi giorni. A San Gallo abbiamo affrontato la gara con determinazione e coraggio trovando buone situazioni di gioco e approcciando la gara con l’atteggiamento giusto, tutte cose che dovremo replicare contro la Svezia. Il nostro è un percorso nuovo e ho la responsabilità di creare il contesto migliore per far crescere le ragazze. Il fulcro sta nel trovare le motivazioni dentro ognuna di loro per alimentare e far crescere il gruppo.

In Svizzera abbiamo giocato con le due punte, Piemonte e Giacinti, vicine, ma abbiamo un parco attaccanti con caratteristiche complementari e non è escluso che in altre gare potremmo fare scelte differenti anche in base alle avversarie. Beccari? Credo si esprima meglio con una punta centrale vicina. Dragoni è un talento che va accompagnato e che esprime grande entusiasmo, ha le stesse chance di giocare delle altre. In difesa abbiamo elementi che giocano con grande personalità e altri che possono dare tanto pur non scendendo in campo. Ci sono equilibri da creare e ritrovare che sono molto delicati