Luca Marini prova a lasciarsi alle spalle il brutto weekend in India dove è stato vittima e artefice di un brutto incidente che ha finito per compromettergli l’integrità della clavicola sinistra. Il pilota del team Mooney VR46 è stato infatti protagonista di uno scontro con il compagno di squadra Bezzecchi nel corso della gara Sprint, finendo rovinosamente per terra.
Mentre il Bez rientrava in pista ed iniziava una rimonta da urlo, Marini era costretto a rinunciare anche alla gara della domenica a causa della frattura riportata. Un episodio che non ha scoraggiato il giovane fratello di Valentino Rossi che, una volta rientrato in Italia, ha deciso subito di sottoporsi all’intervento chirurgico per iniziare il percorso di riabilitazione.
Nella giornata di oggi, è stato lo stesso pilota a confermare il successo dell’operazione lanciando un messaggio fiducioso per il futuro:
Ed è andata anche questa. Grazie al Dott. Porcellini e alla sua squadra. Non uno dei miei periodi migliori, ma iniziamo il conto alla rovescia per tornare al più presto in sella. Teniamo duro
MotoGP, i tempi di recupero di Luca Marini dopo l’intervento alla clavicola
L’incidente nella Sprint in India ha dunque costretto Luca Marini a restare fermo ai box, non solo per l’appuntamento di questa domenica ma anche per i prossimi Gran Premi. Nonostante la carica del pilota del team Mooney VR46, i tempi di recuperi vanno osservati con rispetto e prudenza; dal canto suo, Marini ha anche la “sfortuna” di trovarsi davanti ad un calendario molto fitto in questa fase di stagione.
In particolare, la prima tappa sarà quella di domenica prossima a Motegi mentre il 15 ottobre la MotoGP approderà al Mandalika, in Indonesia. È verosimile che già intorno a quella data potremmo avere qualche speranza in più di rivedere Marini in pista; da questo punto di vista, si può confidare in un precedente storico che vide Andrea Dovizioso tornare in sella dopo tre settimana dalla frattura proprio della clavicola sinistra.
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