A processo per violazione degli obblighi di assistenza familiare: questa la sorte di Adamo Guerra, finto suicida scoperto dal programma televisivo “Chi l’ha visto?”. A rivelare la notizia è l’agenzia Ansa.

L’uomo, 57 anni, è accusato di aver abbandonato il suo domicilio domestico, sottraendosi ai propri doveri. Nel mirino degli inquirenti, in particolare, sono finite la sue qualità di coniuge e la responsabilità genitoriale. L’uomo, fintosi scomparso per circa un decennio, ha fatto mancare il suo sostegno alla moglie Raffaella Borghi e alle due figlie.

Un caso che ora finirà davanti al Tribunale penale di Ravenna, che dovrà valutare con attenzione una vicenda alquanto spinosa.

Processo contro Adamo Guerra: moglie e figlie si costituiranno parte civile

Sparito ufficialmente nel 2013, Guerra risiedeva a Lugo, vicino Ravenna, insieme all’ex moglie e le due figlie. La trasmissione televisiva specializzata nella ricerca di persone scomparse lo ha rintracciato quando tutti lo credevano ormai morto. Il 57enne si era rifatto una vita a Patrasso, in Grecia.

Ora, però, il suo gesto rischia seriamente di metterlo nei guai. La citazione a giudizio della Procura ravennate è conseguenza diretta dell’apertura di un fascicolo nel settembre 2016. A sporgere querela era stata la stessa signora Borghi, rivoltasi ai carabinieri di Imola, nell’area metropolitana di Bologna.

La prima udienza era fissata per settembre 2019. Un processo tuttavia sospeso, perché l’imputato era stato dichiarato irreperibile. Un’inchiesta condotta dalla Procura romagnola aveva concluso che Guerra fosse presumibilmente deceduto nel 2018.

Un giallo che ha avuto un nuovo sviluppo quando, nell’ambito del procedimento civile avviato dalla donna per il divorzio, nel febbraio 2022, l’uomo aveva richiesto all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) di essere inquadrato come cittadino italiano residente in Grecia. Un risvolto che ha del clamoroso in merito alla vicenda sta nel fatto che in paese si sapesse che l’uomo viveva in Grecia.

Prossimo appuntamento a gennaio 2024, per la prima udienza del processo: moglie e figlie hanno manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile.