Detrazioni fiscali dei bonus edilizi, ecco quali sono le alternative al superbonus per l’anno 2024, alcune delle quali saranno anche più convenienti dell’ex 110%. Ancora fino al 31 dicembre 2023 il superbonus avrà la possibilità di agevolare le spese per gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico al 110% sia per i condomini che per le villette e le altre unità funzionalmente indipendenti se rientranti in specifici requisiti. Diversamente, il superbonus è già sceso per i lavori iniziati dallo scorso 1° gennaio al 90%, richiedendo anche criteri di ottenimento degli incentivi più articolati. Come, ad esempio, il parametro reddituale della famiglia.
A poco più di tre mesi dalla scadenza di molte agevolazioni relative al superbonus, i contribuenti sono alla caccia di soluzioni, il più vantaggiose possibili, in tema di detrazione fiscale, considerando che il decreto legge 11 del 2023 ha bloccato anche lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta durante quest’anno, a eccezione del bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Detrazioni fiscali bonus edilizi alternative al superbonus nel 2024: quali sono e agevolazioni più convenienti dell’ex 110%
Sul superbonus, le attese sono tutte per una proroga di qualche mese nel 2024 per i lavori nei condomini. Attualmente, il 110% fino al 31 dicembre 2023, è riservato solo ai condomini che abbiano adottato la delibera condominiale entro il 18 novembre 2022 e presentato la Cila per l’inizio dei lavori entro il 31 dicembre scorso.
Diversamente, per i nuovi lavori il superbonus è già sceso al 90% e, dal 1° gennaio prossimo, il taglio arriverà al 70%. Il superbonus sulle villette, invece, dopo la proroga del 110% al 31 dicembre 2023 (ma solo per i proprietari di immobili che abbiano raggiunto lo stato di avanzamento dei lavori del 30% entro il 30 settembre 2022) sarà l’ultima scadenza utile. I lavori partiti nel 2023 senza il requisito dello stato di avanzamento dei lavori hanno già visto abbassarsi la percentuale di detrazione fiscale al 70%. Dal 1° gennaio 2024, il superbonus villette e unità indipendenti non avrà più modo di esistere. L’ex 110% rimarrà solo per i condomini e per gli interventi negli Iacp.
Detrazioni fiscali bonus superbonus, quale scegliere per lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico e riduzione rischio sismico
Soluzioni alternative al superbonus, anche e soprattutto per le villette, ne esistono. Per le unità autonome, infatti, non essendoci più il superbonus quale scelta primaria, si può riparare sul bonus sisma ordinario che consente di ottenere l’agevolazione del 70% o dell’80% a seconda del risultato post intervento, ovvero la riduzione rispettivamente di una o due classi di rischio sismico. Lo stesso bonus, applicato sui condomini, dà come agevolazione fiscale il 75% e l’85%.
C’è però una differenza. Mentre le villette e unità indipendenti, non avendo più l’alternative dal superbonus, possono scegliere senza difficoltà il bonus sisma ordinario, per i condomini – rimanendo in vigore ancora il superbonus – il decreto legge 34 del 2020 stabilisce che si debba scegliere sempre il superbonus al posto del bonus ordinario. Tuttavia, per i lavori di riduzione del rischio sismico, nel 2024 il bonus ordinario (75% e 85%) sarà più conveniente della nuova percentuale del superbonus che assicura l’agevolazione di appena il 70% (e del 65% nel 2025).
Bonus anti barriere, l’unico con cessione crediti e sconto in fattura
Diventa concorrenziale rispetto al superbonus anche l’ecobonus che consente di ottenere buone percentuali di agevolazione fiscale sugli interventi di efficientamento energetico. La detrazione del prossimo anno sarà del 65%. Uno dei bonus che sicuramente avrà maggiore successo nel prossimo anno sarà quello per l’abbattimento delle barriere architettoniche che assicura una percentuale di detrazione fiscale del 75% (più alta del superbonus), ma soprattutto la possibilità di cedere il credito d’imposta o di farsi applicare lo sconto in fattura.