Botte e violenze psicologiche da parte di un uomo ai danni del figlio che aveva dichiarato di essere gay, è accaduto a Foggia dove l’uomo è stato arrestato dalla polizia dopo un’indagine approfondita.

Botte al figlio perché gay, arrestato un uomo a Foggia per maltrattamenti

Un nuovo, disgustoso caso di violenza e intolleranza in Italia. Vittima un ragazzo di appena 20 anni di Foggia, picchiato e maltrattato da diverso tempo dal proprio padre. La sua ‘colpa’, tale esclusivamente agli occhi malati dell’uomo: essere omosessuale.

Il giovane aveva, infatti, fatto ‘coming out’, svelando la propria omosessualità ai propri genitori. Questo aveva scatenato la furia del padre che avrebbe picchiato ripetutamente suo figlio, oltre a mettere in atto violenze di natura psicologica, tra cui vere e proprie minacce di morte nei suoi confronti.

La vicenda è stata scoperta dagli agenti della polizia di Foggia a seguito di un’indagine che ha portato all’arresto dell’uomo, condotto in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Anche la madre vittima delle violenze

Si tratta di un nuovo caso di omofobia, dopo quelli denunciati, solo di recente, dall’Arcigay di Ragusa, e l’attacco vandalico nei confronti di una simbolica ‘panchina arcobaleno’ a Milano.

L’uomo era già stato attenzionato dalle forze dell’ordine. Già in passato, infatti, si era reso protagonista di episodi di violenza per futili motivi. Episodi che si erano moltiplicati esponenzialmente dopo la rivelazione di suo figlio. Ne era finita vittima anche la moglie, aggredita per il semplice fatto di voler restare accanto a suo figlio.

Gli agenti erano intervenuti già varie volte per fermare le violenze e i maltrattamenti compiuti dall’uomo, senza, però, notare in lui qualche cambiamento o pentimento, al punto da reiterare gli atteggiamenti delittuosi. Alla fine, l’arresto è stato inevitabile.