L’Italia e il mondo intero oggi si sono svegliati apprendendo della morte di Messina Denaro: anche sulla stampa estera la notizia è stata ampiamente ripresa e commentata. Dalla Germania, alla Francia, agli Stati Uniti d’America fino all’Argentina: tutti i più grandi giornali e i più grandi siti internazionali hanno dedicato una pagina al boss mafioso siciliano che era stato arrestato il 16 gennaio scorso a Palermo, dopo 30 anni di latitanza.

La morte di Messina Denaro sulla stampa estera

La morte di Messina Denaro sulla stampa estera ha trovato, sin dalle prime ore della mattinata di oggi, lunedì 25 settembre 2023, grande risalto. Sui principali siti internet e sulle principali testate di tutto il mondo la notizia della sua scomparsa è stata ripresa. D’altronde questa giornata passa sicuramente alla storia in quanto egli era ritenuto uno dei boss mafiosi più pericolosi in Italia e non solo.

Matteo Messina Denaro è morto nella notte tra ieri e oggi, mentre si trovava nel reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Aveva 61 anni. L’uomo, ritenuto una delle principali figure dell’organizzazione criminale Cosa Nostra che ha terrorizzato l’Italia per molti anni, è deceduto dopo tre giorni in coma irreversibile. Egli aveva un tumore al colon ormai al quarto stadio.

Ma allora, cosa hanno scritto i giornali internazionali a proposito della scomparsa di Matteo Messina Denaro? Partiamo dalla Cnn che ha proposto oggi un articolo con il seguente titolo:

Il boss mafioso ‘Diabolik’ muore in custodia dopo quasi 30 anni di latitanza.

Sky News Uk ha annunciato sul proprio sito:

È morto il boss mafioso siciliano Matteo Messina Denaro. È stato condannato per numerosi reati, incluso per il suo ruolo nella pianificazione degli omicidi del 1992 dei procuratori antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il Guardian invece lo ha definito “l’ultimo padrino”. Ecco il titolo dell’articolo da loro pubblicato:

L’ultimo padrino della mafia siciliana è morto dopo una lunga malattia. Il boss di Cosa Nostra era latitante dal 1993 ed era stato arrestato a gennaio mentre era in ospedale.

Le altre reazioni in Europa

Per quanto riguarda la stampa francese, il noto giornale Le Mond ha titolato sul proprio sito:

Oggi la morte del boss mafioso Matteo Messina Denaro, ex latitante più ricercato d’Italia. Affetto da un cancro incurabile, questo fedelissimo di Totò Riina, direttamente coinvolto in diverse decine di omicidi, è stato arrestato il 16 gennaio a Palermo senza opporre resistenza, dopo tre decenni trascorsi nella clandestinità.

In Germania, la Zdf, televisione tedesca, ha scritto:

Morto il boss della mafia italiana Messina Denaro, per le conseguenze del cancro. Era accusato di aver commesso o organizzato decine di omicidi: Messina Denaro è stato a lungo il boss mafioso più ricercato d’Italia. Ora il 61enne è morto in carcere.

In Spagna, il quotidiano El Mundo:

È morto a 61 anni il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, era stato arrestato lo scorso gennaio a Palermo dopo 30 anni di latitanza.

La morte di Messina Denaro arriva anche in Argentina

Infine un’altra e importante reazione è arrivata direttamente dall’Argentina. Il Clarin, che riporta le più importanti notizie da tutto il mondo, ha pubblicato un articolo che inizia così:

È morto lo storico capo di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. Aveva 61 anni ed era malato di cancro irreversibile al colon. Era stato arrestato lo scorso gennaio, dopo tre decenni di latitanza.

Gli ultimi giorni del boss

Uno dei più noti boss mafiosi italiani è deceduto nella notte tra ieri e oggi a causa di un tumore al colon al quarto stadio. Matteo Messina Denaro era finito in manette il 16 gennaio 2023: dopo trent’anni di latitanza (lui era uno degli uomini più ricercati in Italia) era stato trovato a Palermo.

È stato assistito fino agli ultimi momenti della sua vita dagli specialisti della terapia del dolore, dopo che questi lo avevano preso in carico quando il boss, in accordo con i medici, aveva deciso di sospendere le cure oncologiche. Era stato lui stesso, non molto tempo fa, a chiedere di evitare l’accanimento terapeutico.

Stando a quanto si apprende, proprio ieri sera in ospedale il 61enne avrebbe avuto un forte sanguinamento e dopo un collasso. Era ricoverato dallo scorso 8 agosto a L’Aquila. Al suo fianco pare che ci fossero alcuni membri della sua famiglia, come la nipote e la figlia Lorenza. La struttura sanitaria è sempre stata presidiata da decine e decine di membri delle Forze dell’ordine.