L’abuso edilizio è una violazione della legge che può essere denunciata alle autorità competenti ed è considerato un reato perseguibile d’ufficio. In pratica, chiunque ha il diritto di segnalare tale comportamento illegale. Tuttavia, prima di procedere con una denuncia formale, è consigliabile visitare l’ufficio tecnico del proprio Comune di residenza e richiedere di esaminare l’intera documentazione amministrativa relativa alla costruzione non autorizzata.

Ogni individuo ha il diritto di accedere a questi documenti per verificare la correttezza dell’operato dell’ente pubblico e del privato. Inoltre, in seguito all’implementazione della recente riforma che ha introdotto il libero accesso ai documenti della pubblica amministrazione (noto come Freedom of Information Act o Foia), il Comune non può negare il diritto di visione e non può condizionarlo alla dimostrazione di un interesse concreto. Quindi, i documenti devono essere resi disponibili su richiesta del cittadino, a meno che ci siano validi motivi per non farlo.

Come denunciare un abuso edilizio?

L’abuso edilizio è definito come la realizzazione di una costruzione senza un permesso di costruire, o, quando il permesso non è richiesto, senza la comunicazione di inizio dei lavori. Inoltre, può configurarsi anche se l’opera viene realizzata in modo diverso rispetto ai documenti presentati dal proprietario o rispetto alla licenza concessa dall’autorità locale.

È importante notare che anche con un permesso di costruire in regola è possibile commettere un abuso edilizio. Ad esempio, il Comune può rilasciare un’autorizzazione in modo illegittimo, ad esempio, in una zona soggetta a vincoli paesaggistici.

Una volta verificata la violazione edilizia da parte del vicino, è possibile segnalarla al Comune con una semplice comunicazione in cui si evidenzia la situazione di illegalità.

Questa denuncia può essere presentata presso il comando locale della polizia municipale. Le autorità competenti, tra cui il Comune, la Procura della Repubblica, il Questore e il Commissario di pubblica sicurezza, verranno informate dalla polizia municipale tramite la segnalazione. Di solito, la polizia municipale fornisce un modulo apposito su cui è possibile indicare il tipo di abuso segnalato e che può anche essere compilato in forma anonima. Tuttavia, le informazioni personali fornite nel caso di una denuncia diretta non vengono rese pubbliche, soprattutto nei confronti dell’interessato.

L’amministrazione è tenuta a rispondere alla segnalazione del cittadino e ad avviare le verifiche entro trenta giorni dalla richiesta, eventualmente emettendo un ordine di demolizione se l’abuso viene confermato. Se il Comune non inizia le indagini o, in caso di abuso edilizio, non procede alla demolizione, il cittadino può presentare un ricorso al giudice amministrativo per ottenere la nomina di un commissario che obblighi l’ente locale a rispettare i propri doveri ufficiali. Prima di intraprendere azioni legali, è consigliabile che il proprietario del terreno confinante con l’opera abusiva metta in mora l’amministrazione che non adempie ai propri obblighi.

Cosa rischia chi commette un abuso edilizio?

Per quanto riguarda le conseguenze, sia il Comune che la Procura della Repubblica avviano indagini per verificare se il costruttore dell’opera ha ottenuto le necessarie autorizzazioni o se il Comune ha rilasciato le autorizzazioni in modo legittimo. Anche se il Comune ha concesso il permesso in modo erroneo, l’opera deve comunque essere demolita.

Il colpevole di abuso edilizio può sperare nella prescrizione del reato, che si verifica quattro anni dopo la realizzazione dell’opera (a meno di interruzioni, che possono estendere il termine a cinque anni). Tuttavia, è importante notare che l’ordine di demolizione non è soggetto a prescrizione e può essere emesso anche dopo molti anni.

Il responsabile può cercare di evitare la demolizione presentando una richiesta di sanatoria, che viene concessa solo se l’opera, per la quale non è stato richiesto un permesso, è conforme agli strumenti urbanistici, ossia al piano regolatore. La sanatoria è possibile solo nei casi in cui, se la richiesta di permesso fosse stata presentata, questa sarebbe stata concessa. In ogni caso, la sanatoria non pregiudica i diritti di terzi, quindi se l’opera è troppo vicina al confine, il vicino può comunque richiedere la demolizione.

Infine, il proprietario non può evitare l’ordine di demolizione sostenendo di non essere stato lui a commettere l’abuso edilizio se è diventato il nuovo proprietario dell’immobile, anche in buona fede. Anche se solo l’autore originario del reato è responsabile dell’abuso edilizio, l’ordine di demolizione può essere eseguito anche nei confronti dei successivi proprietari.

Denuncia anonima per abuso edilizio

Per quanto riguarda la possibilità di fare una denuncia anonima per abuso edilizio, è importante notare che le denunce anonime non sono ben viste dalla legge italiana. Il codice di procedura penale stabilisce che le denunce anonime possono essere utilizzate solo se costituiscono prova di un reato o se provengono direttamente dall’imputato.

Di conseguenza, esiste il rischio che una denuncia anonima di abuso edilizio venga ignorata. Tuttavia, in casi di interesse pubblico, come nel rispetto della normativa edilizia comunale, potrebbe essere presa in considerazione. Affinché una denuncia anonima di abuso edilizio sia presa sul serio, è importante che sia dettagliata e credibile, facendo riferimento specifico all’opera abusiva e citando la documentazione o le autorizzazioni mancanti, se del caso.