Marcel Marceau, morto all’età di 84 anni, attore teatrale e mimo francese, famoso per il personaggio modellato intorno alla figura del vagabondo di Charlie Chaplin, che lo ha reso famoso in tutto il mondo, ha recitato anche in numerosi film: “Barbarella” di Roger Vadim, “L’ultima follia” di Mel Brooks. Marcel Marceau, nato a Strasburgo nel 1923, fonda la prima compagnia di mimo inventando il famoso “moonwalk”, passo di danza diventato successivamente celebre grazie all’interpretazione del re del pop Michael Jackson.
Marcel Marceau e il malinconico Bip
Considerato un vero e proprio poeta del “gesto”, Marcel Marceau ha descritto e interpretato, attraverso le pantomime di stile, l’essenza della condizione umana. Nel 1947 ha creato un personaggio dal pallore lunare, il malinconico Bip, discendente di Arlecchino, nipote di Pierrot e cugino di Charlot. Tra i suoi racconti, legati insieme da un filo di magia, la sua infanzia e i ricordi di un padre sensibile, amante dell’opera lirica e del cinema muto, chiamato troppo presto dalla morte in un campo di concentramento ad Auschwitz nel 1944.
Come ha raccontato il disagio dell’uomo?
Un’infanzia la sua, segnata da un vuoto incolmabile, paragonabile a quella del suo idolo ispiratore, Charlie Chaplin, figlio di un uomo alcolizzato e di una donna vittima della pazzia, trascinata via in manicomio. Sia Chaplin che Marceau hanno fatto della loro sofferenza un mondo in bianco e nero, sono persone che hanno scelto di affrontare il dolore, sulla scena del set cinematografico, sotto la cupola grigia della capitale inglese, intorno agli anni ’20. Bip e Charlot, due antieroi, malinconici ed emarginati, nonostante le sconfitte proveranno sempre a rialzarsi e a rinascere. Marcel Marceau ha raccontato così il disagio dell’uomo in una società avversa, mettendo a nudo l’animo umano. Così, ha lasciato parlare, assieme ai personaggi, anche gli oggetti, gli animali e gli elementi della natura, mostrandoli in tutta la loro essenza.