Cos’è la malattia X? Si tratta di un nuovo virus che secondo gli esperti potrebbe essere in grado di scatenare una pandemia peggiore di quella vissuta nel 2020 con il Covid.

L’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sta già lavorando duramente per non farsi trovare impreparata dall’arrivo di questo nuovo virus ancora sconosciuto.

Secondo gli esperti, le condizioni che potrebbero favorire la nascita di una nuova pandemia sono molto simili a quelle che hanno portato alla diffusione del Covid. Si pensa infatti che anche in questo caso possano avere un ruolo determinante la globalizzazione, il sovrappopolamento e la deforestazione.

Questi elementi infatti favoriscono il passaggio dei virus da una specie all’altra, come avvenuto con il Covid, ma come avviene anche con altre malattie come ad esempio l’influenza aviaria. Ecco perché, con l’enorme quantità di virus in circolazione, si prevede l’arrivo di una nuova pandemia.

La causa sarà quasi certamente la malattia X, ovvero l’infezione provocata da uno di questi virus anche se ancora non è possibile prevedere quale.

Il nome infatti, può sembrare un po’ futuristico ma deriva proprio dal fatto che la malattia è ancora ignota, da cui l’incognita x.

La minaccia di una nuova pandemia non arriva solo dai virus noti che sono già molti, si parla infatti di ben 25 famiglie di virus ognuna delle quali raggruppa migliaia di agenti patogeni, ma anche dall’esistenza di altri milioni di virus che ancora non sono stati scoperti e identificati dagli scienziati e per cui ancora non esiste cura.

Di fatto quindi, ognuno di questi virus ha tutte le potenzialità e caratteristiche per scatenare la malattia X, ossia quella che provocherà la prossima epidemia globale.

Cos’è la malattia X: mortalità simile all’Ebola

Kate Bingham, responsabile della task force vaccinale nel Regno Unito ha spiegato l’importanza della prevenzione che è infatti la chiave per non farsi prendere da facili allarmismi. 

E ha poi aggiunto che la malattia X potrebbe avere un tasso di mortalità superiore al Covid e ben più vicino al 67%, quello registrato dall’Ebola, mentre la capacità di diffusione potrebbe essere simile a quella del morbillo.

Se così fosse, la possibile stima dei decessi, sarebbe di fatto molto vicina a quella dell’influenza spagnola di inizio XX secolo, che causò ben 50 milioni di morti in tutto il mondo.

Una caratteristica chiave di questa probabile nuova pandemia è la diffusione su larga scala. La Malattia X potrebbe infatti superare le frontiere nazionali e diffondersi così molto rapidamente in tutto il mondo. Se ciò avvenisse ci sarebbe bisogno di una risposta globale coordinata per contenere gli effetti devastanti che ne deriverebbero. Proprio per questo continua il serrato monitoraggio dei virus in circolazione.

Investire per proteggersi da nuovi virus

Per non arrivare impreparati quando questo virus si scatenerà è fondamentale giocare d’anticipo. Gli esperti del settore infatti stanno già studiando nuovi vaccini per i virus in circolazione, in modo che siano pronti prima dell’arrivo della malattia X. Con questo piano si spera di scongiurarne la diffusione di massa e riuscire di fatto a contenere i danni.

Durante l’intervista al “Mail Online”, Kate Bingham ha anche dichiarato:

“Dobbiamo fare i primi passi per affrontare la prossima pandemia e questo implica mettere soldi sul tavolo. Eppure, ci sono pochissime prove che siamo disposti a spendere qualcosa di lontanamente paragonabile per proteggerci dai virus”.

Il costo monetario del Covid è stato enorme, con stime che parlano di 3.800 miliardi di dollari solamente in termini di mancati consumi. Una cifra che non tiene conto anche delle enormi spese sanitarie sostenute dagli stati colpiti dal virus.

Per questo motivo gli esperti invitano a non farsi trovare impreparati di fronte al possibile arrivo malattia X e sottolineano l’importanza di investire nella ricerca scientifica, nella sorveglianza epidemiologica e nella preparazione per affrontare eventuali emergenze sanitarie.