Sul bonus fino a 9.600 euro applicato al superbonus 90% del 2023, incombe l’incognita di quanti committenti di lavori per ristrutturazione ed efficientamento energetico possano presentare domanda a partire dal prossimo 2 ottobre. Con la misura, sulla quale il direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini ha emanato nella giornata di ieri, 23 settembre, il provvedimento di attuazione, l’obiettivo è quello di rimborsare chi abbia fatto lavori in superbonus al 90% anziché al 110%.

L’incentivo, previsto già dal decreto legge “Aiuti quater” dello scorso anno, potrà essere richiesto secondo procedure telematiche sul portale dell’Agenzia delle entrate e andrà ad agevolare quella parte dei costi che i committenti hanno dovuto pagare di tasca propria, non potendo più contare su un superbonus che non solo coprisse al 100% il costo sostenuto, ma che fissasse anche un ulteriore premio del 10% (il 110%) rispetto alle spese.

Bonus fino a 9.600 euro sul superbonus: ecco quante possibilità ci sono di ottenere l’agevolazione

Sul bonus che può arrivare fino a 9.600 euro delle spese non coperte dal superbonus 110%, si iniziano a fare le prime proiezioni su chi possa richiederlo e su quanti saranno i beneficiari che otterranno il rimborso. Si stima che le somme del fondo indigenti del superbonus andranno ad appena un condominio su dieci.

È questa l’aspettativa delle pratiche considerando che i fondi a disposizione sono 20 milioni di euro. Le domande da soddisfare, quindi, potrebbero arrivare a circa duemila dai condomini, ma sarebbero ben poche rispetto ai 26mila cantieri avviati durante il 2023 per questa tipologia di immobili.

Bonus 9.600 euro superbonus, chi lo può richiedere?

Infatti, il funzionamento del fondo indigenti prevede il rimborso del 10% sul massimo della spesa da portare in detrazione fiscale. Quindi la percentuale va applicata a 96.000 euro, che è il tetto di spesa in detrazione, determinando un bonus massimo di 9.600 euro. Tuttavia, la somma non andrà a tutti i richiedenti, ma bisognerà fare una scrematura delle istanze. Innanzitutto, le spese sono quelle relative al periodo dal 1° gennaio al 31 ottobre 2023, quindi non il totale delle spese.

I lavori sono quelli che hanno l’agevolazione del superbonus al 90%, quindi relativi ai nuovi cantieri avviati dal 1° gennaio scorso. Si prevedono pochissime domande provenienti dalle villette e unità unifamiliari i cui nuovi cantieri, nel 2023, sono andati sempre più esaurendosi. I cantieri di queste tipologie di immobili riguardano, per la stragrande maggioranza dei casi, lavori prorogati del 110% con ultima chiusura degli interventi entro il 31 dicembre 2023.

Agevolazione fondo indigenti lavori edilizi: quando si presenta la domanda?

La grossa fetta dei rimborsi andrà, per forza di cose, a favore dei condomini per i lavori sia nelle parti comuni che sulle singole unità abitative. Quindi, il numero dei singoli condomini potrebbe alterare il numero delle domande: al fondo indigenti arriverebbero quasi esclusivamente lavori dei condomini, ma su questi andrà distinta la quota degli interventi nelle parti comuni con quella delle singole abitazioni.

Dal numero delle domande si genererà anche l’importo del bonus spettante. Se le domande arriveranno a 20 milioni di euro, allora a ciascuno spetterà il 100% di quanto richiesto. Ma se, secondo le stime, la richiesta sarà di un monte rimborsi di 200 milioni di euro, allora a ciascun richiedente andrà un decimo di quanto spettante.

In tal caso si procederà a esaurimento di quanto richiesto e varrà l’ordine cronologico non della domanda (che scade il 31 ottobre 2023), ma dei bonifici di pagamento delle spese legate al superbonus.