In ambito di riforma fiscale del 2024, la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre produrrebbe risparmi di imposta di 260 euro e oltre. Le due aliquote oggetto di accorpamento – che già potrebbe verificarsi con la legge di Bilancio 2024 in attuazione della legge delega approvata nello scorso mese di agosto – sono le prime due, quella del 23% e quella del 25%.

Accorpando le prime due percentuali (e i primi due scaglioni di reddito), si avrebbe un risparmio di imposta che, tuttavia, non produrrebbe effetti in tal senso sui redditi più bassi (da zero a 15mila euro), ma sullo scaglione immediatamente successivo, quello di chi guadagni oltre i 15mila euro e, soprattutto, su redditi superiori ai 28mila euro. Il governo dovrebbe impegnare quattro miliardi di euro delle risorse della Manovra del 2024, ai quali ne dovrebbero essere aggiunti un’altra decina per confermare il taglio del cuneo fiscale.

Riforma fiscale 2024, la riduzione delle aliquote Irpef produce risparmi di 260 euro e oltre: ecco per chi

Arriverà, probabilmente, nella legge di Bilancio 2024 riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre in attuazione della riforma fiscale, adottata nelle legge delega di agosto scorso. L’obiettivo è quello di arrivare a una flat tax del 15% di imposizione fiscale, obiettivo del quale la riduzione delle aliquote costituirebbe una parte fondamentale.

In concreto, il nuovo modello di aliquote e scaglioni Irpef prevederebbe l’accorpamento delle prime due aliquote al 23 per cento per redditi annuali lordi fino a 28mila euro. Pertanto, il primo scaglione accoglierebbe sia i redditi fino a 15.000 euro, che quelli da 15.001 a 28.000 euro con abbassamento dell’aliquota al 23%. Attualmente, quest’ultima fascia è soggetta a Irpef del 25%. Con l’abbattimento del secondo scaglione, si avrebbe un risparmio in termini di imposte del 2%.

Per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro, l’aliquota sarebbe fissata al 35%, mentre per importi superiori a 50.000 euro l’aliquota Irpef sarebbe del 43%.

Accorpamento prime due aliquote e scaglioni di reddito: ecco come saranno

Un meccanismo fiscale di questo tipo attuerebbe una riforma che, in parte, ricalca quella già messa in campo da Mario Draghi quando ridusse le aliquote da cinque a quattro. Anche in quel caso, il veicolo normativo fu la legge di Bilancio (del 2022) con riduzione delle aliquote del secondo e del terzo scaglione.

Peraltro, la nuova riduzione delle aliquote e l’accorpamento degli scaglioni del 2024 risulterebbe in linea con l’obiettivo finale di introdurre l’aliquota impositiva unica della flat tax, richiamata dall’articolo 5 della legge delega della riforma fiscale numero 111 del 2023.

Riforma fiscale, risparmi Irpef per chi: ecco chi avrà riduzioni di 260 euro

Arrivano anche le prime simulazioni su chi ci guadagnerebbe dal nuovo impianto impositivo della riforma fiscale a tre aliquote Irpef. Per i redditi da zero a 15.000 euro non interverrebbe alcuna variazione, con l’aliquota attuale del 23% confermata anche per il prossimo anno.

I due punti percentuali di taglio dell’Irpef si farebbero sentire per i redditi più alti: chi dichiara redditi per 16.000 euro all’anno avrebbe un risparmio di 20 euro, a 18.000 euro il taglio sarebbe di 60 euro e a 20.000 euro di 100 euro.

La media è di un risparmio di 40 euro ogni 2.000 euro di reddito in più dichiarato. Quindi, a 22.000 euro il risparmio di Irpef è di 140 euro, a 24.000 euro il taglio è di 180 euro e a 26.000 euro il taglio è di 220 euro. All’importo limite dello scaglione (28.000 euro), il taglio di tassazione è pari a 260 euro, per importi superiori (del secondo nascente scaglione) la riduzione è maggiore.