Adriano Galliani, vicepresidente del Monza Calcio, è ora in corsa per le elezioni suppletive a Monza. In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” Galliani ha dichiarato che per lui è “un onore” essere stato scelto per rappresentare il centrodestra nel seggio lasciato vacante da Berlusconi. E ha colto l’occasione per ricordare, ancora una volta e con commozione, l’ex presidente: il giorno che ha saputo della sua morte, dopo 44 anni a lavorare fianco a fianco, gli “è cascato il mondo addosso”. Il vice del Monza racconta di aver parlato con il Cavaliere poco prima della sua scomparsa: “La cosa che mi colpisce è che parlava solo del futuro, come ha fatto durante tutta la sua vita, pieno di progetti, di idee, di entusiasmo per le cose da fare“.

Galliani, suppletive Monza: “Per 44 anni ho considerato Berlusconi la mia guida e amico affettuoso”

Il calcio, la famiglia e la politica, tre mondi condivisi da Galliani e Berlusconi, sui quali i due spesso si confrontavano e che costituivano la base di un rapporto profondo, ora nutrito da “ricordi intimi, familiari“, che “il numero due del presidente” preferisce tenere per sé. Ha scelto, però, di raccontare due momenti condivisi con Berlusconi: la promozione del Monza in Serie A dopo 110 anni e la prima vittoria nella Coppa dei Campioni del Milan, a Barcellona, nel 1989 contro la Steaua Bucarest. Tra i due si era cementato un rapporto di collaborazione lavorativa sfociato in un’amicizia:

Berlusconi diceva sempre che i suoi collaboratori dovevano essere prima di tutto amici, perché così il tempo passato insieme lavorando diventava un piacere e non un sacrificio. Con lui era proprio così. […]

Per 44 anni, ho considerato Silvio Berlusconi non solo il mio presidente, ma soprattutto la mia guida e amico affettuoso, presente in ogni momento della mia vita. Il vuoto che ha lasciato nel mio cuore è incolmabile, ma oggi essere chiamato a correre a Monza è il più grande onore che mi potesse capitare

In vista delle elezioni di Monza, ma non solo, Galliani afferma che avrebbe voluto chiedere a Berlusconi “un po’ della sua straordinaria capacità di parlare al cuore della gente“. Il 22 e 23 ottobre l’ad del Monza si scontrerà con Marco Cappato, sostenuto da Pd, Sinistra Italiana, Europa Verde, Psi, M5S e radicali, e Cateno De Luca, sindaco di Taormina. Al perché i monzesi e i brianzoli dovrebbero votare il centrodestra, Galliani risponde schiettamente:

Possono ottenere con un solo voto due obiettivi importanti: prima di tutto rafforzare la maggioranza che sostiene il governo e sta lavorando con grande determinazione per far ripartire il Paese, e poi riportare in Senato un candidato che conoscono bene, che vive questa terra da sempre, e non delle figure pur rispettabilissime ma lontane da questo territorio.

Sulla discesa in campo dei figli di Berlusconi Galliani non si è sbilanciato, pur affermando che tanto Pier Silvio quanto Marina sono grandi imprenditori, che in politica potrebbero “avere un gran ruolo” e “fare qualsiasi cosa“. Tuttavia, ha definito la discesa in politica una valutazione che spetta solo ed unicamente a loro.

Galliani, Forza Italia: “Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto in questi mesi”

L’ad del Monza ha poi commentato alcune questioni politiche di attualità, quale l’emergenza immigrazione che sta scuotendo il centrodestra e sta creando “molte preoccupazioni negli italiani“. Di parte, Galliani esprime un parere positivo sulla gestione della questione migratoria, riprendendo il modello del suo ex presidente:

Il governo sta operando bene in una situazione difficilissima. È un problema che non si può risolvere né con la retorica dell’accoglienza, né con l’uso della forza, anche se naturalmente la nostra sovranità nazionale va tutelata. La strada è quella già percorsa dai governi Berlusconi e oggi ripresa da Meloni: accordi con i Paesi di provenienza per controllare le partenze, e collaborazione per assicurare stabilità e sviluppo.

Per quanto concerne le elezioni europee del 2024, l’ex senatore di Forza Italia non ha alcun dubbio che il suo partito supererà lo sbarramento, aggiungendo poi: “È possibile, se continueremo a lavorare come abbiamo fatto in questi mesi, seguendo l’insegnamento e le intuizioni di Berlusconi, ottenere un risultato molto migliore“.