Oggi, domenica 24 settembre 2023, Google dedica il doodle della giornata ad una straordinaria persona che è entrata nella storia del nostro Paese (e non solo): ecco chi era Giovanna Boccalini Barcellona, fervida attivista e paladina della Resistenza in Italia, nonché punto di riferimento e personaggio d’ispirazione per tantissime donne. Scopriamo tutte le curiosità sul suo conto, dalla biografia fino alla vita privata.

Chi era Giovanna Boccalini Barcellona: biografia

Nata a Lodi il 24 settembre 1901, è stata una figura centrale dello scorso secolo in Italia. Ha avuto un ruolo molto importante nel processo di emancipazione delle donne. Ha sempre lottato, sin da ragazzina, per l’uguaglianza tra sessi. È un vero e proprio simbolo di lotta contro le ingiustizie.

Ma chi era Giovanna Boccalini Barcellona esattamente e cos’ha fatto? Cresciuta in un Paese in rapida evoluzione caratterizzato dallo sviluppo industriale, lei era una persona forte, decisa e determinata. In quell’epoca le donne iniziavano a lavorare nelle industrie e, mano a mano, chiedevano sempre di più pari diritti e pari opportunità sul lavoro e non solo.

Giovanna, detta Nina, cresciuta in una famiglia molto numerosa, viveva con mamma Antonietta, signora che si batteva per denunciare le disuguaglianze tra uomo e donna, e con il padre. Conobbe Ettore Archinti, noto artista dell’epoca, nonché militante socialista. Fu proprio la sua famiglia a trasmetterle determinati valori.

Così, da giovane, Giovanna, dopo aver conseguito la qualifica di contabile, studiò pedagogia alla Scuola Normale Femminile e divenne poi maestra di scuola elementare. In qualità di educatrice, si impegnò affinchè nel sistema venissero introdotte riforme per garantire alle ragazze e alle donne un maggiore accesso alle risorse.

Si iscrisse alla Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso, diventando una vera e propria attivista sul piano sociale e politico. Qui lavorava come bibliotecaria e ricoprì il ruolo di consigliera. Era iscritta anche alla sezione socialista locale della città dove viva, Lodi. Iniziò a partecipare a riunione e a parlare nei salotti, attraverso l’amica Celestina Fasoli.

Giovanna Boccalini Barcellona, durante l’epoca fascista, si oppose al regime. Visse, in prima persona, un eccidio che si consumò nel 1919 nel Teatro Gaffurio di Lodi, uscendone però incolume. Eppure, nonostante il tragico avvenimento, non si arrese ma anzi andò avanti, lottando sempre di più.

Nel 1924 conobbe un uomo siciliano, Giuseppe Barcellona, con il quale si sposò. Nel 1927 si trasferì a Milano, dove Giovanna continuò a lavorare come insegnante e a portare avanti le proprie battaglie. Mostrò sempre molta determinazione e si battè per gli ideali in cui credeva.

Storia vera

Capiamo dunque che la storia di Giovanna Boccalini Barcellona è una storia fatta di lotta, di rivendicazioni, di contrasto alle discriminazioni. Aveva capito, sin da ragazza, quanto fosse importante per le donne avere una indipendenza economica. Per questo lei stessa si mise subito a lavorare e ad insegnare.

Da adulta ha dato vita, in prima persona, ad iniziative assistenziali e educative importanti come le colonie estive per i bambini e le bambine. Fece nascere anche i Gruppi di Difesa della Donna. Contribuì, insieme alle sue sorelle, a fondare la prima squadra di calcio femminile italiana. Entrò così in uno sport considerato solo per uomini.

Diresse anche il giornale “Noi Donne”. Si iscrisse al Partito Comunista Italiano e vi militò fino alla morte. Giovanna scomparse a Osnago nel 1991, dopo aver ispirato molte bambine, ragazze, adulte e anziane. Ha lasciato una grandissima eredità. Il suo impegno non si può assolutamente dimenticare.

Giovanna Boccalini Barcellona: vita privata

Giovanna, come abbiamo detto all’inizio, nacque in una famiglia numerosa. Aveva un legame molto stretto con le sue sorelle e con la sua città d’origine, Lodi. Si sposò con Giuseppe Barcellona, dal quale prese il cognome. Ebbero due figli. Il primo lo chiamarono Giacomo in memoria di Matteotti, rapito e ucciso dal regime fascista.

La loro vita non fu facile. I due dovettero affrontare la morte del primogenito e, durante il periodo fascista, il marito di Giovanna fu mandato al confino. Ma nonostante ciò lei non smise mai di lottare e di combattere. Grazie al suo carattere forte e deciso, aveva anche un seguito molto importante.

Perché Google le dedica il doodle di oggi 24 settembre 2023

Arriviamo infine ad una domanda che in molti si staranno ponendo. Come mai il doodle di oggi, domenica 23 settembre 2023, di Google è dedicato proprio a lei? La risposta è molto semplice. In questa giornata si celebra il 122esimo anniversario della sua nascita!