Il governo italiano ha annunciato importanti sviluppi nella gestione dell’immigrazione, con un focus sul potenziamento dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) dei migranti in tutto il paese: il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di avviare una serie di iniziative in risposta alle direttive europee per una gestione più efficace dell’immigrazione, istituendo un Centro per ogni regione italiana.

Ogni regione avrà un Centro di Permanenza per il Rimpatrio: il piano di Piantedosi

Una delle iniziative più significative è l’apertura della prima struttura di trattenimento per richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri, come la Tunisia, a Pozzallo, in provincia di Ragusa. Questo nuovo Cpr avrà il compito di abbreviare i tempi delle procedure di frontiera e permetterà di determinare rapidamente l’idoneità dei richiedenti asilo, concedendo la protezione internazionale e lo status di rifugiato, o al contrario, procedendo con l’espulsione per coloro che non soddisfano i requisiti. Secondo il Ministro Piantedosi, questo approccio consentirà di evitare lunghi ritardi nelle operazioni di identificazione e di risparmiare sui costi sostenuti dallo Stato.

Un altro punto importante menzionato dal Ministro è la garanzia finanziaria di 5.000 euro che i migranti dovrebbero pagare. Piantedosi ha sottolineato che questa misura è diversa da come è stata inizialmente interpretata, spiegando che la direttiva europea consente l’opzione di trattenere i migranti attraverso un provvedimento dell’autorità giudiziaria. In alternativa, i migranti possono presentare una garanzia economica per evitare il trattenimento. Tuttavia, il Ministro ha chiarito che questa opzione è marginale rispetto all’obiettivo principale di risolvere il problema storico di mantenere le persone in uno stato di incertezza sul territorio italiano a spese dello Stato.

Il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ha sottolineato che il raddoppio dei Cpr richiederà un potenziamento delle forze dell’ordine nelle strutture. Questo implicherà un aumento delle assunzioni e il ripristino di 7.000 unità militari impegnate nell’operazione Strade Sicure, dopo il taglio di 2.000 effettuato dal governo precedente. Questa proposta è parte di un nuovo decreto legge sull’immigrazione e la sicurezza, che sarà valutato al Consiglio dei Ministri nella prossima settimana. Ecco il suo intervento:

Servirà quindi aumentare le assunzioni, ma sarà utile anche riportare a 7mila unità i militari impegnati nelle città per l’operazione Strade sicure, dopo il taglio di 2mila operato dal governo Conte 2: la proposta è in valutazione nel nuovo decreto legge su immigrazione e sicurezza atteso al Cdm della prossima settimana e che contiene, tra l’altro, misure contro i migranti ‘falsi minorenni

Infine, il Ministro Piantedosi ha rivelato che il governo sta considerando la possibilità di istituire almeno un Cpr in ogni regione italiana. Anche la Campania rientra in questo progetto, ma si attendono ancora gli studi di fattibilità per determinare la location precisa. Questa strategia punta a una distribuzione equa delle strutture in tutto il paese, garantendo una gestione più efficace e uniforme dell’immigrazione.

Inoltre, l’Alto rappresentante europeo, Josep Borrell, ha sottolineato l’importanza della solidarietà europea nell’affrontare il flusso di migranti a Lampedusa e ha chiesto politiche che vanno oltre le misure di sicurezza, con accordi con i Paesi di origine e di transito per una migrazione regolare e l’espulsione degli immigrati clandestini. In questo momento di cambiamenti significativi nella gestione dell’immigrazione in Italia, la solidarietà europea e l’efficace gestione delle frontiere rimangono al centro della discussione.