Oggi, a ottant’anni dalla morte del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, l’Italia si unisce per commemorare l’eroe che ha sacrificato la sua giovane vita per salvare 22 innocenti durante l’occupazione nazista del periodo successivo all’armistizio dell’8 settembre 1943: Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha condiviso su social media parole toccanti:
“‘Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!’. 80 anni fa il sacrificio del Vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Medaglia d’oro al valor militare, Salvo D’Acquisto. A soli 22 anni diede la sua vita per salvare decine di innocenti presi in ostaggio dalle SS e ormai sicuri di essere fucilati. Un Eroe italiano che non vogliamo dimenticare“.
Salvo D’Acquisto, il carabiniere eroe ricordato da Giorgia Meloni
La storia di Salvo D’Acquisto è un esempio di coraggio e altruismo che ha toccato il cuore della nazione. Nato nel 1920 a Napoli, D’Acquisto proveniva da una famiglia modesta, ma aveva una determinazione straordinaria. Dopo aver abbandonato gli studi a causa delle difficoltà economiche, si arruolò come volontario nei Carabinieri nel 1939. La sua giovane vita fu segnata dai drammatici eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1943, D’Acquisto si trovava a Torrimpietra, una piccola località non lontana da Roma, quando il 22 settembre esplose accidentalmente una bomba a mano, ferendo tre soldati tedeschi e scatenando l’ira dei nazisti. Questi minacciarono di rappresaglie contro 22 ostaggi locali, dando loro vanghe e picconi per scavare le loro fosse.
In un atto di straordinario altruismo, D’Acquisto si dichiarò colpevole dell’esplosione, sapendo che ciò avrebbe significato la sua esecuzione. Questo gesto eroico permise ai civili di essere liberati, ma costò la vita al giovane carabiniere di soli 23 anni. Prima di essere fucilato, gridò “Viva l’Italia“, dimostrando il suo amore per la patria fino all’ultimo istante.
Il suo sacrificio non passò inosservato. Il 25 febbraio del 1945, Salvo D’Acquisto ricevette la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, il massimo riconoscimento possibile nelle forze armate italiane. Oggi, la sua tomba è situata nella basilica di Santa Chiara a Napoli, la città in cui è nato.
La sua storia di coraggio e altruismo è stata raccontata in numerosi libri, film, programmi televisivi e progetti di ricerca. Inoltre, scuole, vie, caserme dei carabinieri e piazze in tutta Italia portano il suo nome, in segno di riconoscimento e gratitudine per il suo sacrificio.
La cerimonia di commemorazione solenne si è tenuta oggi, alle 16:30, a Torre di Palidoro, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del fratello del decorato Alessandro. Durante la cerimonia, il Capo dello Stato ha deposto una corona d’alloro ai piedi della stele commemorativa e ha visitato il Polo Museale, firmando il Registro d’Onore.