Nel corso del processo per violenza sessuale di gruppo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici genovesi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, una testimonianza chiave ha portato nuovi dettagli scioccanti alla luce. L’udienza si è svolta a porte chiuse nel tribunale di Tempio Pausania ed è stata definita “a tratti drammatica” dall’avvocata Giulia Bongiorno, che difende la principale accusatrice.

Ciro Grillo propose alla testimone di andare a letto con lui, prima dello stupro dell’amica

La testimone è un’amica della giovane 21enne italo-svedese che ha denunciato le violenze subite la notte del 17 luglio 2019 in un appartamento a Porto Cervo. Secondo le accuse, i quattro ragazzi avrebbero costretto la giovane a bere prima di abusare di lei. Il reato di violenza sessuale di gruppo è stato contestato a Capitta, Lauria e Grillo, che avrebbero scattato fotografie e girato un breve filmato durante l’atto.

Durante la deposizione, la testimone ha rivelato dettagli agghiaccianti dei fatti accaduti quella notte. Ha spiegato che, quando si è svegliata, ha trovato l’amica nuda e visibilmente confusa nel letto. L’amica, identificata come “Silvia,” aveva il trucco colato e sembrava disorientata. Quando le ha chiesto cosa fosse successo, Silvia ha risposto: “Mi hanno violentata. Tutti.” È stato un momento straziante che ha evidenziato il terrore e la sofferenza subita dalla giovane.

La testimone ha continuato a raccontare che si è svegliata tre volte durante la notte. In una di queste occasioni, ha sentito Ciro Grillo litigare con qualcuno perché voleva avere un rapporto con Silvia, ma un altro amico stava già avendo un rapporto con lei. In un altro momento, Ciro Grillo le ha chiesto se voleva andare a letto con lui, ma lei ha rifiutato. Infine, la terza volta si è svegliata accanto a Silvia, che piangeva disperatamente ma non riusciva a rispondere alle domande sulla violenza subita.

La testimonianza della giovane amica è stata descritta come efficace e lucida dall’avvocata Bongiorno. È stata la prima volta che il tribunale ha potuto ascoltare in diretta il dolore e la sofferenza delle ragazze coinvolte, mettendo così una pietra angolare nella ricostruzione di quanto accaduto.

Il processo continua con l’attesa testimonianza della presunta vittima il 7 e 8 novembre e poi il 13 e 14 dicembre, mentre saltano le date del 13 e 14 ottobre precedentemente programmate. La giovane dovrà affrontare il tribunale a Tempio per la prima volta dal suo coinvolgimento nel caso, un passo difficile che la sua avvocata ha descritto come necessario per ottenere giustizia.