La cucina italiana corre verso un traguardo storico, quello del riconoscimento quale patrimonio immateriale dell’Unesco. Nel quadro delle iniziative per raggiungere l’obiettivo si inserisce lo strano connubio cucina-rugby proposto ieri in un evento ospitato al Palazzo della Borsa di Lione, in Francia, dove si sta appunto svolgendo la Coppa del Mondo.

Assieme al rugby, la cucina italiana corre verso il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’Unesco

Vogliamo valorizzare e raccontare l’Italia della cucina – ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso della presentazione della candidatura assieme all’ambasciatrice italiana in Francia, Emanuela D’Alessandro, al presidente di ICE – agenzia per la promozione all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane, Matteo Zoppas, e al senatore Luca De Carlo – La cucina rappresenta anche la nostra cultura, le nostre radici, la biodiversità e l’educazione alimentare, per farla circolare nel mondo. È il risultato di tante esperienze e ricette anche locali. Dobbiamo difendere questo modello, perché la nostra forza è il valore aggiunto che abbiamo rispetto a chi vuole standardizzare il cibo, rendendolo uguale in tutto il pianeta. Noi crediamo invece di dover difendere la qualità e la capacità di garantire benessere a tutti i popoli.

Ospiti d’onore nel luogo dell’evento illuminato con il verde, bianco e rosso della bandiera italiana Michele Lamaro e compagni, gli azzurri impegnati al Mondiale francese e guidati dal c.t. Kieran Crowley. Capo della delegazione il presidente della Federugby, Marzio Innocenti. Il ministro ha ringraziato i rugbisti proprio per il loro appoggio alla candidatura.

Presenti all’evento gli azzurri impegnati nel Mondiale transalpino

Credo – ha aggiunto – che il valore della nostra Italia e anche della nostra Nazionale di rugby sia l’unità e la coesione.

Proprio la Federazione italiana rugby ha organizzato la cena, al termine della quale Lollobrigida ha premiato i rappresentanti della cucina e delle tradizioni italiane a Lione. Dopo aver consegnato le targhe, il ministro ha espresso

orgoglio e consapevolezza dei risultati che otteniamo in tutto il mondo attraverso la nostra ristorazione di qualità.

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