Ennesimo attacco ai danni di una guardia penitenziaria al carcere Mammagialla di Viterbo, l’ennesima in meno di 20 giorni, è di sabato 9 settembre la penultima aggressione avvenuta dopo lo scoppio di una rivolta all’interno del penitenziario con bombolette del gas incendiarie.

Viterbo, agente ferito con una lama artigianale in carcere: la dinamica

Un detenuto, ha ferito con una lama realizzata artigianalmente un agente della polizia penitenziaria del carcere Mammagialla, a Viterbo.

La notizia è stata rilasciata direttamente dall’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria nella figura del segretario provinciale Daniele Nicastrini:

“Un’ulteriore aggressione – spiega il segretario regionale del sindacato, Daniele Nicastrini – che ripropone i nostri allarmi di questi che hanno scaturito anche una vertenza dei sindacati locali, sulla quale non abbiamo ancora notato alcun segnale di confronto da parte dei vertici dell’amministrazione penitenziaria. Auguriamo pronta guarigione al collega ferito.

Il carcere di Mammagialla è attualmente in sovraffollamento

L’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria ha più volte segnalato il sovraffollamento del carcere di Viterbo e si è registrato oltre il 150% in più del numero di detenuti che il carcere dovrebbe in realtà contenere.

Inoltre, è presente un calo del 30% del personale penitenziario nella struttura, anche in seguito al fenomeno delle aggressioni e delle rivolte carcerarie.

Nicastrini ha chiesto allo stato un interesse reale e concreto nei confronti dei problemi all’interno dei carceri:

“Ormai ogni giorno nelle carceri i fatti di cronaca sono all’ordine del giorno, tra aggressioni e atti violenti, siamo stanchi di denunciare, senza riscontri tangibili, il gravissimo problema di un’emergenza penitenziaria che è senza precedenti negli ultimi 30 anni. I fatti accaduti ultimi ai Poliziotti Penitenziari di Cassino che durante l’attesa al pronto soccorso cittadino, sono stati aggrediti e feriti dal detenuto portato lì per problematiche di salute, fanno il paio con quanto accadeva al carcere minorile di Casal del Marmo, dove altri incendiavano le loro stanze con la necessità di un intervento dei vigili del fuoco e un agente ferito.”

Il segretario provinciale conclude – come riportato dalle sue dichiarazioni – invitando la comunità viterbese ad interessarsi al carcere perché: “è a rischio la sicurezza pubblica e l’incolumità degli agenti”.

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