Ancora uno stop. L’ennesimo di una carriera di cristallo, il secondo in appena un mese di Roma. L’infortunio di Renato Sanches adesso è ufficiale, il responso è chiaro e non lascia spazio ad interpretazioni, la lesione c’è e costringerà il giocatore a rimanere fuori dal campo almeno per i prossimi tre match.

Renato Sanches, il responso sull’infortunio

L’ex Paris Saint Germain e Bayern Monaco è partito titolare nel match di Europa League giovedì scorso contro lo Sheriff Tiraspoll (match terminato 1-2 per la squadra di Josè Mourinho) ma al 28′ ha dovuto sventolare bandiera bianca a causa di un fastidio alla coscia destra. Da lì la preoccupazione dì tutto lo staff, confermata dagli esami strumentali.

Il responso è chiaro: il portoghese ha subito un lesione muscolare di primo grado alla coscia destra, dunque stop almeno di due settimane. Il condizionale è d’obbligo, dato il fisico del giocatore: la Roma infatti vuole prima di tutto recuperare il giocatore, per poi capire se inserirlo nuovamente nella lista dei convocati oppure fare tutto con assoluta calma e quindi riportarlo in campo più in la, rinforzando la parte lesionata.

Prendendo dunque il calendario in mano, ad oggi Sanches salterebbe le partite con Torino, Genoa e Frosinone, lo staff medico vuole vedere se il centrocampista reagirà bene alla terapia e se il muscolo non darà problemi. In caso contrario lo stop potrebbe protrarsi di più, almeno fino allo stop di ottobre per le nazionali, ma con la sicurezza di avere il portoghese abile e arruolabile per il forcing di partite che la Roma dovrà affrontare in quelle settimane.

Le parole di Mourinho

L’infortunio di Renato Sanches conferma la fragilità fisica del giocatore, che in tutta la sua carriera non è riuscito ad avere continuità di rendimento a causa dei continui stop. Un talento di cristallo, così come i suoi muscoli. I tifosi hanno già imparato la lezione, sfogandosi per mezzo social, mentre Josè Mourinho ha già fatto i conti con la realtà, così come confermato dalle sue parole in Europa League dopo il match vinto contro lo Sheriff: “Renato purtroppo è questo. È un giocatore che è sempre a rischio. È difficile da capire. Il Bayern non ha capito, il Psg non ha capito e noi facciamo fatica a capire. È un grande giocatore che ha bisogno di giocare. L’ultima partita ha giocato 45 minuti, ha avuto tre giorni di riposo e preparazione, era a posto per giocare e dopo 45 minuti ha sentito qualcosa”.