È morta divorata dalle stesse fiamme da cui stava cercando di salvare i suoi cavalli, Maria David, una delle due vittime dei devastanti incendi registratisi nel Palermitano nelle scorse ore. La donna, 42 anni, si era recata insieme al padre e al fratello nell’appezzamento di famiglia a Mezzoforno, vicino Cefalù, per liberare gli animali dalla stalla. Il suo corpo è stato trovato semi-carbonizzato in un canalone vicino all’autostrada locale, non molto lontano dal maneggio di sua proprietà.

Maria David morta a 42 anni per salvare i suoi cavalli dalle fiamme: è una delle due vittime degli incendi di Palermo

L’ipotesi è che abbia perso i sensi a causa dei fumi tossici prodotti dall’incendio e che poi sia finita tra le fiamme, venendone risucchiata. Stava cercando di raggiungere i cavalli che lei e la sua famiglia possedevano, nel tentativo di metterli in salvo. A dare l’allarme erano stati i familiari che fino a un attimo prima erano con lei.

Da quasi dodici ore il territorio è seviziato e martoriato dalle fiamme, che hanno bruciato ettari di bosco, minacciato e danneggiato case e strutture alberghiere, mettendo la città in ginocchio. E, cosa assai più grave, hanno stroncato la giovane vita di una donna che era accorsa per salvare i suoi cavalli dal fuoco – ha dichiarato il sindaco di Cefalù Daniele Tumminello -. Tutto ciò è inaccettabile, specie se si pensa che i roghi erano partiti ieri sera dal vicino comune montano di Gratteri e che si sono propagati per centinaia e centinaia di metri, arrivando sino al mare.

Oltre alla 42enne ha perso la vita anche un uomo di 68 anni residente a Trappeto, sempre nel Palermitano. Si chiamava Salvatore Abano. Stando a quanto ricostruito finora, avrebbe avvertito un malore mentre fuggiva dalla sua abitazione, rimasta coinvolta in un grave incendio. 750, in totale, le persone evacuate nella notte.

I messaggi di cordoglio sui social

In tanti sui social ricordano la donna con affetto e commozione, puntando il dito contro coloro che avrebbero appiccato l’incendio, procurandone – indirettamente – la morte.

A te che non hai esitato con la tua mano assassina causando la morte della giovane Maria David che ha sacrificato la propria vita per salvare i suoi cavalli, a te che hai distrutto senza pietà ciò che la natura ci ha offerto seminando panico e terrore, non invoco la pietà Divina che avrebbe dovuto fermare la tua mano, ma spero che i rimorsi della tua coscienza, ammesso che tu ne abbia mai avuto una, debbano accompagnarti per il resto dei tuoi giorni,

scrive un utente.

Ogni anno la stessa storia, incendi, morte e dolore. Ci siamo trovati tante volte, troppe volte in mezzo alle fiamme per liberare i nostri animali o per salvare il salvabile nelle nostre aziende […]. Si trovano i soldi per tutto ma non si fa abbastanza per la prevenzione, per la sicurezza e per investimenti di mezzi in caso di incendi,

gli fa eco un altro. Come tanti si chiedono come sia possibile che tragedie del genere continuino a ripetersi senza che nessuno faccia nulla per evitarle. Puntando il dito, in particolare, contro il governo della Regione, accusato di indifferenza e di inerzia. Era stato il vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, a metterlo in luce per primo, nelle scorse ore, attirandosi le critiche del presidente Schifani, che si è poi difeso dichiarando “ingiustificabili” gli attacchi: da quando è governatore, dice, ha fatto e sta facendo tutto il possibile per risolvere questo e altri problemi che riguardano la Sicilia. Anche se i fatti dimostrano altro.

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