Milano Cortina: dopo gli aggiornamenti di ieri riguardanti l’assenza di un costruttore, arrivano le ultime dichiarazioni di Fontana e Zaia sulla pista da bob
Le ultime dichiarazioni sulla pista da bob di Milano Cortina 2026
Milano Cortina: dopo gli aggiornamenti di ieri, riguardanti l’assenza di un costruttre, si aggiungono ulteriori dichiarazioni sulla questione pista da bob. La notizia sopraggiunta nelle scorse ore, come riportato dalle maggiori testate giornalistiche nazionali, cita la mancanza di aggiornamenti sugli esiti della seconda asta predisposta dalla Simico, la società pubblica incaricata della costuzione delle infrastrutture di Milano Cortina: nessun risposta pevenuta dagli inviti mirati fatti alle aziende costruttrici italiane, da cui ci si aspettava una risposta. La seconda gara ha fatto seguito ad una prima avvenuta a luglio (aperta a giugno), anche questa con nessun esito. Ciò ha alimentato ulteriori perplessità e dibattiti sulla vicenda pista da bob. Oltre alle questioni relative ai costi e alle tempistiche, ci si chiede quale sia il possibile impatto ambientale dei lavori per la ristrutturazione del Cortina sliding center Eugenio Monti, predisposto ad ospitare le gare di bob, slittino e skeleton, attualmente in disuso.
Nelle ultime ore, come riporta Il Fatto Quotidiano, è stato confermato che DPCM approva la nuova spesa complessiva di 3 miliardi 604 milioni di euro.
Milano Cortina 2026: le parole di Zaia e Fontana
Ansa riporta in queste ore le dichiarazioni a riguardo del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, rilasciate alla fine del seminario “Youth, Olympics 2026 and regional growth: a unique opportunity” :
“Non dovrebbero esserci più problemi, gli impianti alla Fiera sono partiti e sono in anticipo rispetto alle previsioni. Sul Pala Santa Giulia abbiamo raggiunto un accordo con i costruttori che hanno ribadito l’impegno a consegnare la struttura entro metà del 2025. La pista da bob è l’ultimo problema che doveva essere risolto“.
Inoltre Fontana è tornato sulla questione del possibile costruttore:
“In questi giorni ci sono una serie di interlocuzioni con aziende interessate a realizzare la pista, quindi a quel punto credo non ci saranno più problemi”.
E’ tornato sull’argomento anche Zaia, presidente della Regione Veneto, il quale – sempre riportato da ANSA – sulla questione costruttore-pista da bob ha detto che i possibili ritardi possono essere dovuti al fatto che “le aziende che possono fare un’infrastruttura come questa non sono molte, sono poche, e in questo momento il lavoro non manca. Immagino sia per questo”.
Zaia è toranto anche sulla “questione estera”, ovvero l’utilizzo dell’impianto di Innsbruck. Il presidente ha affermato di aver “spesso chiesto che si andasse al ‘vedo’, e Innsbruck, da quel che è dato sapere, sembra che abbia fatto un’offerta per un affitto di 17 milioni di euro, senza poi però far tutto il conto di tutto quello che c’è oltre l’affitto, cioè fare un Villaggio olimpico, l’ospitalità. Lì bisogna replicare una ‘mini olimpiade’. Io spero che qualcuno si prenda la briga di fare un quadro sinottico: ci sarà un totale, che so, 20, 30, 40 milioni per Innsbruck, e poi Cortina. Ma qui non sono 105 milioni, come dice qualcuno”.
Zaia ha poi chiuso analizzando le questione spese di Milano – Cortina, spiegando che “la cifra finale è data da tutto in un complesso di opere, molte delle quali non hanno nulla a che vedere con la gara di bob: il museo, tanto per citarne uno, è una spesa importante ma non ha nulla a che vedere col fatto che si facciano le gare. Non è un’apertura verso Innsbruck, ma continuo a vedere persone che la fanno tanto facile. Io non faccio né aperture né chiusure. Ho sempre avuto la stessa posizione: sono andati avanti con la storia di Innsbruck e poi alla fine l’offerta è arrivata dopo mesi e mesi; so che stanno facendo i conti finali, vedremo quali saranno le differenze. Dall’altra parte non ci sarà un’infrastruttura che ci resta, qui sì“.
Le parole di Zaia arrivano a poca distanza dalla dichiarazione – riportata da Belluno Press – di Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, la quale, oltre ad aver espresso chiaramente la sua posizione sui Giochi Invernali (“È sconcertate ritrovarsi a dare battaglia contro una dannosa, devastante e stupida pista da bob che sembra al centro dei Giochi olimpici del 2026”) aveva chiamato in causa il presidente della Regione Veneto:
“Il presidente Zaia, peraltro, è uno sponsor della pista, non ha saputo che anche Malagò ha dubbi?”.
Intanto, le voci contrarie non intendono placarsi. Infatti, domenica 24 settembre proprio a Cortina d’Ampezzo, alle ore 10:30 in piazza Dibona, è in programma la manifestazione “Pista da bob, ultima chiamata”, organizzata dalla comunità ampezza. Come già esplicitato dal nome, il fine dell’iniziativa è ancora quello di manifestare il proprio dissenso riguardante la sorte della tanto dibattuto location dei XXV Giochi olimpici invernali.