Un grave episodio di aggressione in carcere si è verificato nella giornata di ieri 22 settembre 2023 a Rossano, in provincia di Cosenza: un detenuto ha infatti provato a strangolare un agente della Polizia penitenziaria.
A denunciare l’accaduto il Sindacato autonomo polizia penitenziaria in una nota, in cui chiede anche “un’adeguata riorganizzazione delle carceri”.
Aggressione in carcere a Rossano: prognosi di 15 giorni per l’agente
Come comunicato dal sindacato, un detenuto- di enorme stazza fisica- ha afferrato al collo l’agente e ha tentato con forza di strangolarlo. Fortunatamente l’agente è riuscito a divincolarsi, evitando il peggio: portato subito in ospedale, è stato visitato e sottoposto alle cure del caso.
La prognosi, al momento, è di 15 giorni. Quella avvenuta ieri è la seconda aggressione nel giro di pochi giorni all’interno del penitenziario di Rossano.
Sappe: “Chiediamo un tavolo di confronto con i vertici politici”
Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale, riferiscono che il detenuto responsabile dell’aggressione era stato già allontanato da Rossano per problemi di “ordine e sicurezza”, eppure è stato in seguito nuovamente trasferito nella medesima struttura.
L’istituto di Rossano necessita al più presto di un vertice stabile. Ricordiamo che al momento c’è un direttore in missione, pochi giorni a settimana. Chiediamo l’immediato trasferimento dei detenuti facinorosi e, soprattutto, un’adeguata riorganizzazione di tutte le carceri, affinché sia posta fine a questo stillicidio di continue aggressioni al personale
sottolineano. Concludendo la nota con una precisa richiesta:
Chiediamo, quindi, l’apertura di un tavolo di confronto con i vertici politici e amministrativi, per rivedere l’organizzazione e la gestione dei detenuti.