La lupa di Vasto è stata catturata questa notte intorno alle 4:20 del mattino, complice di una potenziale condotta anomala e problematica.
Il prelievo dell’animale è avvenuto in piena sicurezza, con la collaborazione dello staff di veterinari e biologi del Parco Nazionale della Maiella.
Chieti, catturata la lupa di Vasto: cosa le accadrà
L’animale è stato catturato in seguito alle numerose aggressioni e devastazioni avvenuti tra il lungomare di Vasto e le zone limitrofe, tra cui quella avvenuta nei confronti di una bambina di 11 anni che è stata morsa alla gambe con ferite guaribili entro circa 10 giorni.
Inoltre, la lupa è stata avvistata mentre camminava zoppicante, stanca e denutrita sulla pista ciclabile della cittadina.
Saranno le analisi genetiche a confermare se gli ultimi accadimenti sono stati causati dalla specifica lupa catturata, da un altro lupo o un animale differente.
Al momento dunque, il futuro dell’animale è ancora incerto, in quanto c’è la necessità di confermare o smentire che sia la specifica lupa catturata ad aver causato tali disagi e problematiche.
Chieti, catturata la lupa di Vasto: dove si trova adesso
La lupa è stata trasferita in un’area non accessibile ai turisti e al pubblico, all’interno dell’Area Faunistica del Pretoro e con alte probabilità non potrà più essere reintegrata in natura.
Il problema principale è che l’animale si comporta diversamente da quelli della sua razza: i lupi sono schivi nei confronti dell’uomo e non cercano lo scontro con l’uomo e gli esemplari di sesso femminile non sono mai da soli, ma girano in branco.
Probabilmente a causa del suo comportamento, la lupa è stata allontanata dal suo stesso gruppo di appartenenza e resta, in quanto un’anomalia, un caso isolato per cui non c’è la necessità di creare futili allarmismi.
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