Il senatore Democratico degli Usa Bob Menendez è stato incriminato per corruzione dal dipartimento americano della Giustizia e, dunque, ha dovuto lasciare “temporaneamente” la presidenza della commissione Esteri. Sulla base delle ricostruzioni dei fatti, i procuratori federali sospettano che Menendez o sua moglie, Nadine Arslanian, abbiano ricevuto regali (quali lingotti d’oro, contanti e una Mercedes-Benz) in cambio di favori. Nel 2018 il senatore avrebbe ospitato un incontro tra un potente uomo d’affari, amico della moglie (anch’essa incriminata), e alcuni alti rappresentanti egiziani; in seguito a tale incontro, l’uomo d’affari è diventato l’unico esportatore autorizzato di cibo halal dagli Stati Uniti all’Egitto.

Usa, incriminato il senatore dem Menendez per corruzione

L’accusa arriva a un anno di distanza dalle elezioni, nelle quali il senatore democratico del New Jersey punta a ricandidarsi, e potrebbe pesare sulla carriera Menendez, eletto per la prima volta nel 2006, ma anche sui risultati dei Democratici. Infatti, al Senato i dem contano su uno scarto di soli due voti, uno dei quali, quello del senatore moderato della West Virginia Joe Manchin, è già a rischio, dal momento che quest’ultimo correrà da indipendente.

Menendez ha respinto le accuse di corruzione nei confronti suoi e della moglie, definendole “infondate” e affermando che è stato “mal interpretato il normale lavoro di un parlamentare“. Tuttavia, da alcuni colleghi di partito sono giunte immediatamente richieste di dimissioni dalla carica. Ad esempio, il deputato del Minnesota Dean Phillips ha affermato che, benché esista la presunzione d’innocenza, “sulla base di quanto visto, sono deluso e sì, penso che dovrebbe dimettersi“. Le richieste di lasciare la carica sono state respinte con fermezza dal senatore:

Chi crede nella giustizia crede nell’innocenza fino a prova contraria. Intendo continuare a lottare per il popolo del New Jersey con lo stesso successo che ho avuto negli ultimi cinquant’anni. Non mi sfugge la rapidità con cui alcuni si affrettano a giudicare un latinoamericano e a spingerlo fuori dal suo seggio. Io non vado da nessuna parte.