Giunge oggi al termine l’estate, ma non l’emergenza incendi che ha interessato il Palermitano e, più in generale, la Sicilia nei mesi precedenti. Per il momento si sono registrate due decessi: una donna di 42 anni che, con il padre e il fratello, si era recata a liberare alcuni cavalli dalla stalla assediata dalle fiamme, in zona Sala Verde a Mazzaforno (Cefalù) è stata trovata morta in un canalone vicino all’autostrada; e un uomo di 68 anni a Trappeto, colto da un malore mentre scappava dalla sua abitazione in fiamme. Durante la giornata di ieri le fiamme hanno raggiunto il campus universitario di Palermo, e in particolare l’edificio che ospita le facoltà di Chimica e fisica, che è stato prontamente evacuato.
Nel Palermitano emergenza incendi: due morti e molti edifici evacuati
In serata circa 750 persone sono state evacuate da una grande struttura alberghiera di Cefalù e sono state trasferite al palazzetto dello sport. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, d’accordo con il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, ha ordinato l’invio di autobotti in città. Durante la notte gli uomini e i mezzi del corpo del comando provinciale non hanno avuto tregua nel fronteggiare l’emergenza dettata dalle elevate temperature e aggravata dai venti di scirocco. I vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile si sono mobilitati e hanno effettuato 40 interventi per arginare le fiamme e limitare i danni. Solo quando i roghi saranno domati sarà possibile avviare una ricognizione completa dei danni.
Le fiamme hanno interessato anche Altofonte, Gibilrossa, Gratteri, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Prizzi e Torretta e da ieri mattina Gratteri, Gibilrossa e Santa Cristina sono sorvolate da tre Canadair. Sempre a Gratteri, il sindaco Giuseppe Muffoletto ha disposto la chiusura delle scuole e ha invitato i cittadini ad adottare misure di sicurezza e di cautela per arginare la diffusione delle fiamme. A Gibilrossa, frazione di Misilmeri, le fiamme hanno avvolto le ville sul costone roccioso.