Istituita ne 2017, la Giornata internazionale della lingua dei segni è una ricorrenza mondiale che ha come obiettivo principale quello di tutelare a pieno i diritti umani delle persone affette da sordità. La Giornata cade il 23 settembre di ogni anno, ma vi siete mai chiesti perché è stata scelta proprio questa data? Dietro c’è una precisa motivazione. Scopriamola subito e vediamo perché è importante osservare questo evento.
Giornata internazionale della lingua dei segni 23 settembre: perché questa data?
La Giornata internazionale della lingua dei segni, dopo la proclamazione da parte dei membri dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2017, è stata celebrata per la prima volta l’anno successivo, nel 2018. Capiamo subito che si tratta di una ricorrenza che non esiste da molto tempo, ma che è lo stesso speciale ed importante.
Perché è stato scelto proprio il 23 settembre? La risposta è molto semplice. Il giorno coincide con quello della fondazione della Federazione mondiale dei sordi. È stata proprio lei ad avanzare la proposta di istituire tale Giornata internazionale. Dunque come data è stata selezionata la stessa in cui la Federazione ha preso vita. L’anno era il 1951.
La ricorrenza rappresenta un’occasione molto importante per mettere al centro, a livello globale, le difficoltà che ogni giorno le persone sorde devono affrontare. Dall’altro lato la Giornata vuole sostenere e proteggere l’identità linguistica e la diversità culturale di tutti questi uomini, donne, anziani, ragazzi, ragazze, bambine e bambini.
La storia della Giornata
La speciale ricorrenza, come abbiamo appena visto, non ha una lunga storia alle spalle, essendo nata nel 2017. Ma questo non vuol dire che non sia speciale, anzi. È di primaria importanza che i cittadini di tutto il mondo osservino la Giornata pensata per la sensibilizzazione e non solo. La finalità è quella di tutelare tutti gli individui non udenti e il loro modo di comunicare.
Essa serve a promuovere la collaborazione tra persone affette da sordità con le istituzioni e le varie autorità politiche competenti per redigere provvedimenti, leggi e documenti che hanno poi conseguenze sui medesimi. Serve anche ad incentivare servizi educativi adeguati e fatti nella lingua dei segni. E ancora: a tutelare e valorizzare le diversità linguistiche e culturali.
Secondo i dati della Federazione mondiale dei sordi, nel mondo ci sono circa 72 milioni che presentano seri problemi di udito. Di essi, oltre l’80% vive in Paesi in via di sviluppo. Questi possono esserci fin dalla nascita o si possono sviluppare nel corso della vita. Capiamo dunque che è davvero fondamentale proteggere la lingua che queste persone usano per comunicare.
Per evitare discriminazioni e favorire l’inclusione, l’Onu punta, ogni anno, a promuovere l’uso della lingua dei segni soprattutto da parte di istituzioni, leader mondiali e personaggi pubblici di fama internazionale. I passi da fare sono ancora tanti ma, con il tempo, ci si rende conto che ci sono tanti gesti concreti che anche tutti noi possiamo fare per diffondere consapevolezza e rispetto.
Non esiste una sola lingua dei segni
Concludiamo infine con un’ultima curiosità. Quello che, ancora oggi, in molti non sanno è che in realtà esistono tante e diverse lingue dei segni. Non sola una, dunque. Non si tratta di semplici “traduzioni” dal linguaggio verbale e quello testuale, ma di vere e proprie lingue a tutti gli effetti.
Tutte queste hanno una loro base, una loro struttura, una serie di sfumature e così via. Nel mondo ne esistono, in totale, all’incirca 300. E sono una diversa dall’altra. C’è, ad esempio, una lingua dei segni specifica che viene usata negli incontri internazionali. Oppure un’altra che si utilizza in modo informale quando si viaggia. Insomma, chi più ne ha più ne metta. In futuro il numero potrebbe salire ancora di più.