La ricerca medica ha compiuto passi da gigante negli ultimi anni nella lotta contro il cancro, e uno degli sviluppi più promettenti riguarda la possibile creazione di un vaccino anticancro a mRNA.

Mentre i vaccini sono da tempo impiegati con successo per prevenire malattie infettive, come il morbillo o l’influenza, l’idea di un vaccino contro il cancro apre nuove prospettive davvero positive.

Scopri quali sono i nuovi risultati della ricerca le sfide che gli scienziati devono superare. Ecco gli ultimi sviluppi e le prospettive future in questo affascinante campo della medicina.

Quando arriva il vaccino anticancro?

L’azienda BioNTech, rinomata per la collaborazione nella creazione di vaccini anti-COVID-19 basati su tecnologia mRNA, ha un ambizioso obiettivo: avere un vaccino contro il tumore basato su questa tecnologia entro il 2030.

Questo progetto innovativo si basa sulla creazione di vaccini anti-cancro a mRNA personalizzati, in grado di codificare neoantigeni specifici per ciascun paziente o combinazioni fisse di antigeni condivisi tra i tumori.

Attualmente ci sono diversi studi clinici in corso, con cinque di essi già in fase avanzata di sviluppo.

Secondo Özlem Türeci, co-fondatrice e Chief Medical Officer di BioNTech, si prevede che questi trial possano fornire risultati positivi che consentiranno di presentare una domanda di autorizzazione per il primo candidato vaccinale entro il 2030.

Questa è davvero un’ottima notizia!

L’impiego della tecnologia mRNA ha accelerato gli studi e i test clinici su vaccini contro diverse forme di tumore, tra cui melanoma, cancro del colon-retto, cancro del pancreas e molti altri. Si attendono le sperimentazioni finali.

Sebbene la strada verso il vaccino anticancro sia ancora lunga, questi sviluppi rappresentano un passo significativo verso l’obiettivo di sconfiggere questa devastante malattia nei prossimi anni.

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Come funzionano i vaccini mRNA contro il cancro?

L’mRNA, ovvero l’RNA messaggero, riveste un ruolo fondamentale nel funzionamento del nostro corpo. Se consideriamo che l’intero nostro materiale genetico è conservato come DNA nel nucleo delle cellule, comprendiamo perché l’mRNA sia così essenziale.

Immagina il DNA come un progetto di costruzione tenuto al sicuro in un luogo: se avessimo bisogno di una parte specifica di quel progetto in un altro punto del cantiere, sarebbe troppo rischioso portare l’intero progetto lì. Se per qualche motivo si danneggiasse o distruggesse durante il trasporto, l’intero cantiere ne subirebbe le conseguenze.

Ecco perché entra in gioco l’mRNA: esso funge da copia del gene necessario, creando una sorta di “piano di costruzione” portato in luoghi diversi solo quando serve. Come nel cantiere, se la copia si sporca, si bagna o viene danneggiata, è possibile semplicemente crearne una nuova.

L’applicazione dell’mRNA nei vaccini è un processo affascinante. Quando si utilizza l’mRNA come base per un vaccino, si crea un breve filamento di mRNA che codifica un antigene specifico, una parte riconoscibile di un agente patogeno visibile al sistema immunitario.

La terapia antitumorale basata su mRNA prevede l’analisi di specifici neoantigeni presenti in un tumore, quegli elementi che differenziano le cellule tumorali da quelle sane.

Successivamente, questi neoantigeni vengono tradotti in mRNA e somministrati come vaccino ai pazienti. Il sistema immunitario risponde producendo anticorpi diretti contro le cellule tumorali.

Studi recenti hanno dimostrato l’efficacia di queste terapie contro il cancro della pelle, riducendo il rischio di recidiva o morte dei pazienti.

Numerose aziende, tra cui Moderna e BioNTech, stanno studiando terapie contro il cancro basate su mRNA, aprendo nuove prospettive nella lotta contro questa malattia. Una nuova frontiera della medicina.

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