Sul superbonus al 110% di agevolazione fiscale è attesa per la proroga ai lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico dei condomini. Il veicolo normativo per la novità dovrebbe essere il decreto legge numero 104 del 2023 (il cosiddetto “decreto Asset”), atteso la prossima settimana in Aula.
Intano, si fa più chiaro il funzionamento della nuova certificazione dei crediti d’imposta, uno strumento di attestazione di un bollino che dovrebbe favorire la circolazione dei bonus rimasti incagliati.
Superbonus 110%, attesa la proroga ai condomini: ultime novità
In arrivo la proroga di tre mesi, da inizio gennaio a fine marzo del 2024, per il superbonus condomini, l’agevolazione del 110% spettante a chi abbia rispettato determinati adempimenti prima di procedere con i lavori. Ammessi alla proroga potrebbero essere i condomini che nel 2023 hanno ottenuto già la proroga del 110%, mentre per tutti gli altri l’inizio dei lavori ha avuto un beneficio del 90%. Hanno potuto sfruttare la proroga al 110% i condomini che abbiano adottato la delibera entro il 18 novembre 2022, secondo quanto prevedeva il decreto legge “Aiuti quater”, e – di seguito – la Cila al Comune di ubicazione dell’immobile entro il 31 dicembre 2022.
A queste condizioni, i nuovi cantieri del superbonus sui condomini sono stati avviati con il bonus del 110%. Al momento, in ogni modo, incombe la scadenza del 31 dicembre prossimo. Senza proroga, per le spese dal 1° gennaio 2024 l’agevolazione scende addirittura al 70%, che è il bonus previsto per i nuovi cantieri del prossimo anno.
Se il governo dovesse approvare la proroga, invece, i condomini avrebbero tre mesi in più di tempo, fino al 31 marzo 2024, per effettuare le spese e concludere i lavori. L’agevolazione rimarrebbe al 110%, con possibilità di cessione dei crediti e sconto in fattura da comunicare all’Agenzia delle entrate entro il 16 marzo 2024 per le spese del 2023, ed entro marzo del 2025 per le spese del 2024.
Superbonus, proroga condomini e nuovo bollino attesi nel decreto legge ‘Asset’
La proroga dei tre mesi del superbonus condomini, tuttavia, sarebbe riservata ai condomini che sono a buon punto con i lavori. Per allungare la scadenza, infatti, il governo dovrebbe inserire il vincolo del 60 per cento dello stato di avanzamento dei lavori entro la fine dell’anno. Le modifiche sono in discussione alla Commissione Finanze del Senato e approderanno in aula martedì prossimo, 26 settembre.
Nel frattempo emergono nuovi dettagli sulla certificazione utile per la cessione dei crediti del superbonus. Il bollino dovrebbe arrivare dopo i controlli del bonus da parte dell’Agenzia delle entrate o della Guardia di finanza. I due organi dovrebbero certificare la validità dei crediti in maniera preventiva, soprattutto per evitare le truffe che, ad oggi, rendono di difficile piazzamento sul mercato i crediti stessi.
Tra quelli con maggiori difficoltà, si trovano vecchi bonus relativi a cessioni risalenti anche a un paio di anni fa, cioè al periodo di entrata in vigore del decreto legge “Antifrode” del governo di Mario Draghi.
Come cedere i bonus edilizi con la certificazione dell’Agenzia delle entrate
Una volta ottenuto il bollino, i contribuenti potranno procedere con la cessione dei crediti ad aziende partecipate dello Stato, come Poste Italiane, Cassa depositi e prestiti ed Eni. Di certo, un credito che abbia ottenuto un visto a prova di frodi, sarebbe appetibile sul mercato dei bonus edilizi.
Ad oggi, le società di consulenza svolgono un lavoro di certificazione per gli istituti bancari al fine di evitare che chi compra possa vedersi annullato il credito per via della responsabilità solidale. Tuttavia, le stesse società – come anche i professionisti – svolgono il controllo su interventi, visti e asseverazioni, ma non sulla qualità del credito.