Cresciuto nelle giovanili della Lazio, dopo un paio di anni d’esperienza in giro, nella stagione 1983/84 ha vestito per la prima volta la maglia della prima squadra biancoceleste. Come una seconda pelle, a parte una breve esperienza a Taranto, Massimo Piscedda quei colori li ha portati addosso fino al 1990 e non se li è più tolti dalla mente. È rimasto legato all’ambiente, è rimasto un tifoso laziale. Per commentare l’avvio di stagione della squadra di Sarri e il match di domani, Lazio-Monza, Piscedda è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Lazio-Monza, Piscedda parla a Tag24

Un avvio di stagione difficile in Serie A, poi l’apoteosi all’esordio in Champions League. Il gol di Provedel, all’ultimo secondo utile, contro l’Atletico Madrid, deve rappresentare un nuovo inizio per la squadra di Maurizio Sarri. Domani, allo stadio Olimpico, i biancocelesti torneranno in campo per affrontare il Monza in campionato e mercoledì sera, nel turno infrasettimanale, se la vedranno con il Torino di Juric. Da questo momento in poi serve continuità di risultati per rilanciarsi e diminuire i punti di differenza che al momento staccano la squadra del presidente Lotito dalle prime della classe. Per commentare la stagione della formazione di Sarri, in vista di Lazio-Monza, Massimo Piscedda, ex calciatore biancoceleste, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Il gol di Provedel può rappresentare un nuovo inizio?

“Deve obbligatoriamente essere un nuovo inizio. La Lazio deve cambiare marcia da questo momento in poi. Devono riprendere dalla bella prova fatta contro l’Atletico Madrid, anche perché la squadra che affronterà domani, ovvero il Monza, è ostica ma sicuramente meno forte, almeno sulla carta, rispetto alla formazione di Simeone. Contro i ragazzi di Palladino mi aspetto una Lazio grintosa, capace di riprendersi i punti che ha lasciato per strada nelle prime due partite. Dovranno dare il massimo sia con i brianzoli che mercoledì prossimo contro il Torino. Arrivati a questo punto non può essere altrimenti, deve vincere per rientrare nel gruppo delle squadre che contano altrimenti poi rischia di allontanarsi troppo dalle prime posizioni. Servono risultati utili consecutivi, giocando bene o meno poco cambia, l’importante adesso è prendere punti”.

Lo scorso anno la difesa era il punto di forza, ora non più. Cosa è cambiato?

“Ha detto bene Provedel dopo il gol in Champions League, la difesa si deve registrare di nuovo. È un po’ come succede alle macchine, la Lazio è andata fuori fase, ma deve risistemare il motore per ripartire. Il valore oggettivo della difesa però c’è e non ho dubbi su questo, deve solo tornare a fare quello che ha già dimostrato di saper fare la scorsa stagione”.

Immobile non è al massimo della forma, può diventare un problema?

“Nei confronti di Immobile sento troppe critiche. Tanti parlano addirittura di crisi per il capitano della Lazio, mi sembra davvero eccessivo. Ci può stare che un attaccante non riesca a fare tanti gol, in maniera ripetuta. Ma quest’anno ha già timbrato il cartellino e sono certo che riprenderà presto a segnare come solo lui sa fare. Spesso ce lo dimentichiamo, ma Ciro è stato per ben quattro volte capocannoniere in Italia. Non sono risultati e numeri che si raggiungono per caso. Non può essersi dimenticato improvvisamente come si fa gol. Sta sbagliando situazioni anche facili, questo è vero, ma resta Immobile e prima o poi si rimetterà in sesto. Su questo non ho alcun dubbio e nutro piena fiducia in lui”.

Dove può arrivare la Lazio in campionato?

“La Lazio deve ambire ad arrivare nei primi quattro posti di classifica, non si possono fare passi indietro. La squadra di mister Sarri è arrivata seconda nella scorsa stagione e so bene che non sarà facile raggiungere la stessa posizione anche quest’anno, ma resta il fatto che per fare il salto di qualità di cui tanto sentiamo parlare, deve far in modo di qualificarsi in Champions League per qualche anno in maniera consecutiva. Il pubblico biancoceleste merita di vivere gare magiche come quella di martedì scorso dello stadio Olimpico. Abbiamo visto giocare calciatori del calibro di Morata e Griezmann e vorrei che la Lazio continuasse ad affrontare gente di questo livello”.