Affrontare la paura della morte è un’esperienza che vivono tutti almeno una volta nella vita, ma che aumenta, di solito, con l’avanzare dell’età.

La consapevolezza della propria mortalità può generare ansia e preoccupazioni che influenzano profondamente la qualità di vita degli anziani.

La paura della morte e l’incertezza di ciò che verrà dopo, accompagnano da sempre le persone. La paura della morte è così profonda che le persone fanno di tutto per evitarla o per parlare del tema della morte.

Secondo studi recenti, esistono, però, approcci e strategie che possono aiutare gli individui ad affrontare questa paura in modo costruttivo, aumentando il benessere emotivo.

Cos’è la paura della morte?

Esistono diverse posizioni e interpretazioni sul tema della paura della morte.

Il filosofo Sören Kierkegaard, ad esempio, credeva che la vera paura non riguardasse la morte, ma il nulla. Per lui la paura della morte significa la paura di perdersi e di diventare nulla.

Lo psicologo e psicoterapeuta statunitense Rollo May definisce la paura della morte come uno stato emotivo innescato da un pericolo reale (come ad esempio una situazione con ostaggi), mentre la paura di morire è una reazione a una minaccia non specifica che colpisce l’intera esistenza di una persona.

Sulla paura della morte, giocano un ruolo diversi aspetti:

  • Disturbi mentali: la paura della morte gioca un ruolo importante, soprattutto tra le persone con disturbi mentali. Uno studio australiano, condotto su partecipanti con diverse malattie mentali, ha mostrato una connessione significativa tra la paura della morte e l’entità della malattia mentale: maggiore è la paura, più sintomi si verificano e più prescrizioni di farmaci e più ricoveri ospedalieri.

Soprattutto in pazienti con ansia o disturbi ossessivo-compulsivi s riscontrano livelli aumentati di paura della morte. Anche nelle persone affette da schizofrenia, si riscontrano livelli aumentati di ansia di morte nelle fasi psicotiche acute.

Negli anziani esiste una connessione tra la paura della morte e la comparsa della depressione.

  • Malattie fisiche: ricercatori statunitensi hanno valutato il contenuto emotivo dei post sui blog di pazienti malati terminali morti di cancro o di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia incurabile del sistema nervoso.

Si è scoperto che i post sui blog di malati terminali contenevano molte più parole con emozioni positive rispetto a quelli di coloro che semplicemente immaginavano di morire. Questo studio suggerisce quindi che la morte potrebbe perdere il suo orrore, quando la si guarda da vicino.

  • Credenze e valori: per molte persone affette da una malattia mortale, la spiritualità diventa sempre più importante. La fede in Dio o in un potere superiore spesso fornisce sostegno e forza. Tuttavia, l’avvicinarsi di una fine indesiderata della vita può anche innescare insicurezze e scuotere le proprie credenze.

Come affrontare e superare la paura della morte?

Molti malati terminali evitano l’argomento della morte, per non gravare la famiglia e gli amici con le loro preoccupazioni e paure.

Discussioni con persone vicine su valori, sentimenti o decisioni future possono essere utili e possono fornire sollievo sia al morente che a chi se ne prende cura.

L’assistenza e il sostegno psicologico nelle strutture di cure palliative possono anche alleviare le paure delle persone morenti e dei loro parenti.

Godersi il calore del sole, condividere un bacio con il proprio partner, abbracciare i propri figli: questi momenti di gioia e affetto sembrano svanire quando ci si confronta con la realtà della morte.

È un tema che affligge molte persone, ed è del tutto naturale avere paura della morte, poiché l’ignoto che essa rappresenta può essere come immergersi in acque fredde.

La fede, però, permette di guardare avanti con speranza. La storia di Gesù, infatti, non è terminata con la morte, bensì con la risurrezione.

Quindi dopo la sofferenza, il pianto, il dolore, è arrivata la vittoria. Ciò che accadrà nel dettaglio dopo la morte rimane un mistero, ma quello che ci può aiutare è pensare ad esperienze a splendide immagini, a scenari confortanti, come correre tra le nuvole.

La fede e la speranza possono dipingere un quadro rassicurante dell’aldilà.