Dopo la visita all’ONU, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è atterrato in Canada dove incontrerà il suo omologo canadese. Il leader ucraino, inoltre, ha ribadito di voler incontrare anche il Governatore generale canadese e di parlare al Parlamento, ma anche all’opinione pubblica canadese e ai cittadini ucraini che risiedono in quei territori.
“Non vedo l’ora di avere colloqui con Justin Trudeau sulla cooperazione in materia di difesa, sulla formula di pace e su altri temi. Firmeremo importanti documenti bilaterali che rafforzeranno i nostri legami economici. Sono certo che sarà una visita significativa. Siamo grati al Canada per la sua leadership di principio e il suo sostegno all’Ucraina”.
Ucraina, Zelensky ha ottenuto da Biden i missili
La presenza all’ONU di Zelensky è stata un’occasione per un nuovo incontro con il presidente statunitense Joe Biden, che ha ribadito con forza il supporto USA alla causa ucraina, anche se è doveroso registrare alcuni malumori da parte di alcuni rappresentanti repubblicani, che hanno dichiarato come gli aiuti non saranno perenni. Al momento, però, l’Ucraina ha ottenuto la promessa da Biden dell’invio dei missili ad ampia gittata, seppur in numero limitato. La notizia è stata diffusa alla stampa questo pomeriggio e NBC News è stata la prima a riportarlo. Non si trovano, tuttavia, informazioni più precise riguardo alla quantità o alla data di consegna di queste armi, che l’Ucraina aveva richiesto da mesi.
Ucraina, prosegue il conflitto in Crimea: rivendicato l’attacco alla centrale russa
Tornando però ad osservare gli sviluppi sul campo, nel pomeriggio odierno le forze armate ucraine hanno rivendicato l’attacco al quartier generale russo sul Mar Nero, a Sebastopoli, in Crimea. La conferma è arrivata con una comunicazione via Telegram da parte del dipartimento delle comunicazioni dell’esercito:
“Il 22 settembre, intorno alle 12.00 ora locale, le forze di difesa ucraine hanno lanciato un attacco riuscito contro il quartier generale del comando della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, temporaneamente occupata”.
A questo comunicato sono seguite le dichiarazioni di Mykhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino:
“La realtà è inesorabilmente alle calcagna. La Crimea sarà sicuramente smilitarizzata e liberata. Le dichiarazioni del ministero della Difesa russo sono la prova della profonda ostinazione del sistema russo. Persone che, in altre circostanze, in un’altra società, avrebbero potuto essere dei comici, intraprendono la strada dell’aggressione e dei crimini di guerra”.