Chi è Andrea Piazzolla per Gina Lollobrigida? Al momento sotto processo Andrea Piazzolla era un amico e factotum della famosa attrice Gina Lollobrigida scomparsa lo scorso Gennaio all’età di 96 anni.
L’uomo è stato accusato di circonvenzione di incapace e parlando dell’eredità della donna respinge ogni tipo di accusa. Per lui nel frattempo, il sostituto procuratore Eleonora Fini ha chiesto una condanna a 7 anni e sei mesi di carcere. La sentenza è attesa il prossimo 5 Ottobre.
La pm, nel corso dell’udienza ha infatti dichiarato che i periti sono giunti alla stessa conclusione dei consulenti tecnici dell’accusa, ovvero che la signora Lollobrigida avesse un indebolimento della corretta percezione della realtà. La corte addirittura parla di deficienza psichica in maniera esplicita.
Piazzolla sarebbe infatti il responsabile dell’isolamento affettivo della Lollobrigida e delle responsabilità attribuite nella rapina in villa a familiari. Nel viaggio a New York infatti lui si autoaccusa del furto di alcuni documenti della donna nello studio di un avvocato. Già dalla lettura del capo di imputazione si nota come l’ultimo atto risalga al 2018. “Credo che la circonvenzione sia dimostrata dalle sentenze della Cassazione”, conclude la pm.
Chi è Andrea Piazzolla per Gina Lollobrigida: accusato di circonvenzione d’incapace
I fatti che riguardano il reato di cui è accusato Andrea Piazzolla risalgono agli anni tra il 2013 e il 2018. Il factotum della diva italiana è ora accusato di circonvenzione di incapace per aver sottratto beni dal patrimonio di Gina Lollobrigida quando questa era ancora in vita.
Tra gli atti del processo già da Aprile anche i due testamenti olografi dell’attrice, la decisione è arrivata su richiesta dei difensori dell’imputato a cui, però, si è associata anche la parte civile.
In una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera” lo stesso Andrea Piazzolla ha provato a respingere tutte le accuse che gli sono state mosse, sostenendo di non aver “mai pensato neanche lontanamente” di manipolare Gina Lollobrigida.
“Anche se avessi voluto sarebbe stato impossibile era la persona più autonoma e indipendente che io abbia mai conosciuto in ogni aspetto della sua vita”.
Piazzolla nelle sue dichiarazioni respinge anche l’accusa di essersi intromesso nel rapporto fra l’attrice e il figlio Andrea Milko Skofic:
“Ho fatto l’esatto contrario cercando in ogni momento di far avvicinare Gina a Milko come tutti i testimoni hanno detto. Ricevendo anche gravi rimproveri da Gina”.
Infine rievoca anche alcune minacce, telefonate e lettere anonime che gli sono arrivate in tutti questi anni. Secondo lui Gina era a conoscenza di quei fatti così come sapeva che era stata presentata una regolare denuncia.
Spariti 10 milioni di euro dal patrimonio dell’attrice
Tra gli argomenti di cui ha parlato lo stesso Piazzolla c’è anche la sparizione di circa dieci milioni di euro, tra valore dei gioielli e conti correnti che facevano parte del patrimonio dell’attrice e di cui ora pare non sia rimasto più nulla.
Il factotum afferma che in realtà quei soldi sono stati “spesi per lei e per mantenere il regime di vita che lei ha voluto fare”. E un milione di euro è stato pignorato dal suo ex avvocato “per onorari che Gina era certa di aver pagato”.
Gina Lollobrigida “aveva detto di non voler lasciare nulla al figlio dopo che lui l’aveva sottoposta a quella che lei riteneva una umiliante gogna mediatica”, ha aggiunto il 35enne.
Piazzolla inoltre è stato anche rinviato a giudizio per essersi appropriato della Jaguar dell’attrice. Dalla vendita dell’auto avrebbe infatti guadagnato 130 mila euro confluiti poi nel conto corrente della banca sul quale era autorizzato ad operare. Il suo nome appare anche in un terzo processo legato alla vendita di opere d’arte presenti all’interno della villa sull’Appia di proprietà dell’attrice.
In questo procedimento oltre a Piazzolla è coinvolto anche un secondo imputato, ovvero l’uomo che avrebbe fatto da intermediario per la vendita di circa 350 beni di proprietà della Lollobrigida.