Prima la carriera da calciatore, poi quella da allenatore, Gigi Delneri al calcio ha dedicato tutta la sua vita. Il suo nome sarà legato per sempre, indissolubilmente, al famoso Chievo dei miracoli, quello passato dalla Serie B alla qualificazione in Coppa UEFA nel giro di pochi mesi. Da quel momento in poi ha spiccato il volo, sedendo anche su panchine ancora più importanti e prestigiose come quella di Juventus, o Roma. Per commentare l’esordio delle squadre italiane in Europa, Delneri è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Italiane in Europa, Delneri commenta l’esordio a Tag24
Inter, Milan, Napoli e Lazio in Champions League; Atalanta e Roma in Europa League; e infine Fiorentina in Conference League. Sono queste le sette squadre italiane che proprio in questi giorni hanno esordito nelle varie competizioni europee di competenza, portando a casa tre vittorie e quattro pareggi. Un avvio niente male, anche se la strada per la gloria è ancora lunga. Per commentare le italiane in Europa, mister Luigi Delneri è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Esordio delle italiane in Champions League, che impressione ha avuto?
“Le squadre italiane sono partite bene in Europa, hanno portato a casa risultati importanti pur avendo fatto parecchia fatica. Quando iniziano competizioni come la Champions, o l’Europa League, l’asticella si alza e la competizione aumenta. L’Inter ha sofferto più di quello che mi sarei aspettato, ma le avversarie sono squadre toste, con esperienza, forza caratteriale e con un’identità chiara e precisa. Sono felice per il Napoli che ha vinto meritatamente, aveva creato tanto e sprecato parecchie occasioni. Se nel primo tempo la squadra di Garcia avesse capitalizzato quanto costruito avrebbe potuto chiudere il match. Il Milan può fare ancora di più, ma il girone è il più tosto. Infine bene la Lazio, che ha sofferto molto ma poi ha trovato il pari con il gol storico di Provedel. Da questo momento in poi potrebbe iniziare una nuova stagione per i biancocelesti che devono ripartire da questo entusiasmo”.
E per quel che riguarda Europa e Conference League?
“La Roma ha fatto un buon lavoro vincendo su un campo tutt’altro che semplice. Ha vinto contando anche su un po’ di fortuna nel corso del primo tempo, ma nel calcio serve anche quella. I giallorossi e Lukaku su tutti, sono l’esempio lampante che alla fine della fiera i grandi giocatori, in momenti critici, fanno la differenza e cambiano le partite. Ha fatto bene anche l’Atalanta mentre mi dispiace per la Fiorentina che ha lasciato punti per strada, quando invece aveva le redini della partita in mano”.
Napoli e Lazio possono ricominciare da questi risultati?
“Il Napoli avrebbe potuto chiudere molto prima il match e lanciare un messaggio chiaro di compattezza. Non ha iniziato bene la stagione ma questa sfida di Champions può rilanciarli. Anche se alla fine per vincere è servito un pizzico di fortuna. Il calcio è strano, la squadra di Garcia ha dominato e alla fine rischiava di pareggiare. Per quel che riguarda la Lazio, invece penso che questo gol abbia tante sfaccettature. Al di là del fatto che a segnare sia stato un portiere, fare una rete all’ultimo secondo può dare una carica ulteriore alla formazione di Sarri. È un gol che darà convinzione ed energia inaspettata per il futuro. La Lazio ha già dimostrato di saper giocare un calcio efficace ma ha anche deve lavorare sulle amnesie. È sulla strada buona e questo risultato ha dato sicuramente grande forza psicologica”.
Le italiane passeranno i propri gironi?
“Non è facile fare una previsione, in Europa soprattutto possono essere tante le difficoltà. Penso però che i primi due posti dei vari gironi siano tutte raggiungibili per le italiane. Il Milan è sicuramente la squadra che ha pescato le avversarie peggiori. Ma occhio anche alle altre. Nel calcio per vincere bisogna buttarla dentro, se non lo fai si mette male. Penso però che in prospettiva possiamo toglierci belle soddisfazioni”.
In Italia la squadra da battere resta l’Inter?
“L’Inter è una squadra completa, quella costruita meglio. Ha una formazione pazzesca e tutti ricambi all’altezza. Forse l’unico difficile da sostituire è Calhanoglu, che è cresciuto tanto con Simone Inzaghi e ha dato risultati importanti, dal punto di vista della qualità tattica”.
Fa strano non vedere la Juventus in Europa?
“Fa strano ma capita. E quando è capitato, anche in passato, poi la Juventus ha fatto molto bene in campionato. È già successo con Conte e i bianconeri hanno fatto una grande stagione in Serie A. È vero che le Coppe spesso tolgono energia fisica, anche se io sono sempre del parare che ne restituiscono anche molta, soprattutto dal punto di vista mentale. I giocatori di qualità, quelli vincenti, vorrebbero fare tutti la Champions. Ho visto la Vecchia Signora a Udine alla prima di campionato e mi hanno fatto una grande impressione, soprattutto nel reparto offensivo. Tra Vlahovic e Chiesa c’è una bella intesa e si potranno togliere importanti soddisfazioni”.