È stata ascoltata questa mattina, per la prima volta in Aula di Tribunale, una delle ragazze che ha dato il via al processo contro Ciro Grillo, il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, accusato di essersi reso responsabile, insieme a tre amici, di una violenza di gruppo che sarebbe avvenuta in una villa in Costa Smeralda nel luglio del 2019.

Processo Ciro Grillo: le deposizioni e che cosa è successo oggi

Oggi, 22 settembre 2023, sul banco dei testimoni c’era l’amica della presunta vittima, la quale è stata ascoltata dai giudici nel Tribunale di Tempio Pausania. Lei è considerata una testimone chiave del processo Ciro Grillo. Sul banco degli imputati, oltre al figlio del politico, anche i suoi amici genovesi Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.

La giovane ha cominciato la sua deposizione e poi è stata sentita dagli avvocati della difesa: i legali Alessandro Vaccaro, Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Mariano Mameli e Antonella Cuccureddu.

I quattro sono tutti accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza che all’epoca dei fatti aveva 19 anni. Loro, dall’altro lato, si sono sempre difesi dicendo che i rapporti erano stati consenzienti.

Tuttavia la Procura, dopo dettagliate analisi e approfondite indagini, ha stabilito che questa violenza sembra esserci stata. Nel corso della mattinata di oggi è stata sentita una ragazza e domani sarà il turno dell’amica che si trovava lì quella sera e che sarebbe stata stuprata.

La presunta vittima a sorpresa

Secondo quanto riportato dal giornale Il Corriere della Sera, in Aula nel Tribunale di Tempio Pausania si sarebbe presentata anche la presunta vittima dello stupro di gruppo con i suoi legali, gli avvocati Giulia Bongiorno e Dario Romano.

La ragazza, che all’epoca dei fatti aveva 19 anni, prima di entrare avrebbe detto:

Ora devo farmi davvero tanta forza.

La presunta vittima comunque non ha partecipato all’udienza dell’amica perché gli avvocati degli imputati si sono opposti alla sua presenza. Bongiorno, fuori dal Tribunale, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai presenti

È stata una udienza a tratti drammatica, perché per la prima volta abbiamo avuto la ricostruzione, dalla viva voce di una delle protagoniste di quello che è accaduto. Drammatica perché per la prima volta il Tribunale ha potuto vedere e non solo leggere sui giornali, il dolore e la sofferenza delle ragazze.

E ancora l’avvocato Giulia Bongiorno, che rappresenta la presunta vittima dello stupro di gruppo avvenuto nel 2019 in Costa Smeralda, ha detto:

Oggi non è stata ascoltata la mia assistita, ma di fatto il testimone chiave è proprio questa ragazza, che è stata particolarmente efficace e lucida. E ora ha dovuto interrompere perché ha parlato del suo sconvolgimenti di vita.

Poi ha concluso:

Ha messo una pietra angolare direi sulla ricostruzione della vicenda. Lei ha iniziato a piangere quando ha dovuto ricostruire tutto quello che le è successo.

Cosa sappiamo sulla vicenda

Al centro di questa vicenda vi sono due ragazze che, nell’estate del 2019, soggiornavano in un bed and breakfast in località Barrabisa a Palau. Una sera si videro con degli amici al Billionarie e conobbero Ciro Grillo e i suoi amici.

Alla fine della serata, stando ai verbali delle due giovani rilasciati agli investigatori, il gruppo avrebbe proposto a loro due di recarsi a mangiare nella villa dove loro dormivano, promettendo poi di riportarle a casa con la macchina.

Secondo l’accusa, proprio nella villa dove i quattro ragazzi si trovavano, sarebbero avvenute ripetute violenze ai danni dell’allora 19enne. Si tratta di una giovane italo-norvegese, che è stata chiamata con il nome di fantasia Silvia. L’amica, durante questi presunti abusi, pare che stesse dormendo e avesse scoperto di quanto successo solamente la mattina seguente, al suo risveglio.