Le forze dell’ordine della Corea del Sud hanno portato a termine un raid per contrastare lo spaccio e il consumo di droga diffuso in due basi militari USA. La droga, una forma sintetica di marijuana, veniva contrabbandata tramite la posta militare e 22 persone sono ora indagate.
Corea del Sud, droga nelle basi militari USA, 17 soldati americani tra i 22 indagati
Droga spacciata e consumata nelle basi militari americane di stanza in Corea del Sud, paese con il quale Washington tiene rapporti diplomatici positivi, come testimoniato dal recente trilaterale tenuto a Camp David. È questo l’esito di un’indagine, durata quattro mesi, condotta dalla polizia sudcoreana sulle attività illecite di spaccio e consumo di droga riscontrate in due basi USA, che ha riguardato 22 individui, di cui 17 appartenenti all’esercito statunitense.
Le due basi interessate dall’inchiesta e sottoposte a perquisizione sono:
- Camp Humphreys, la maggiore installazione militare americana all’estero, che si trova a 48 chilometri a sud di Seul
- Camp Casey, collocata a 40 chilometri a nord della capitale
Come riporta la BBC, a dare inizio all’investigazione sarebbe stata una segnalazione della divisione investigativa criminale dell’esercito americano, cui hanno fatto seguito le perquisizioni, oltre che nei due avamposti, anche nelle abitazioni delle 22 persone indagate, due delle quali – un cittadino filippino e un sudcoreano – sono state arrestate.
Di queste, sette – tra cui cinque soldati USA – sono accusati del reato di spaccio; tre sono considerati intermediari della rete di narcotraffico che si sviluppava attraverso SnapChat, mentre i restanti 12 sarebbero consumatori.
L’operazione ha portato al ritrovamento di varie quantità di sostanze stupefacenti – 77 grammi di cannabis sintetica e 4 kg di ‘liquidi misti’, assunti tramite sigaretta elettronica – oltre a una somma di denaro pari a 12mila 850 dollari in contanti.
Lo spaccio degli stupefacenti avveniva attraverso la posta militare.
Corea del Sud, ecco le pene per lo spaccio di droga
Le persone indagate, adesso, rischiano grosso, dal momento che le pene previste nel paese asiatico contro lo spaccio di droga sono particolarmente severe. I condannati rischiano, infatti, da cinque anni di detenzione fino all’ergastolo.
Per quanto riguarda la detenzione di stupefacenti, invece, la condanna prevede una multa di 50 milioni di won (pari a circa 35mila euro) per arrivare al carcere con cinque anni di reclusione.
La sostanza stupefacente al centro del contrabbando che caratterizzava le due basi americane è nota come ‘Spice’ o ‘K2’ ed è una forma sintetica e liquida della marijuana. Replica gli effetti del THC della cannabis ma in forma più acuta e con rischi più gravi per la salute. È, inoltre, difficile da individuare perché viene spesso assunta in forma liquida attraverso l’uso di sigarette elettroniche.
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